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Coldiretti: vendemmia 2024 quella con più incognite degli ultimi anni

Coldiretti: vendemmia 2024 quella con più incognite degli ultimi anniMilano, 25 lug. (askanews) – “Scatta in Italia una vendemmia mai così precoce, anticipata di 10/15 giorni per effetto dei cambiamenti climatici con il caldo e la mancanza di pioggia che hanno accelerato la maturazione delle uve soprattutto al Sud”. E’ quanto emerge dalle prime stime della Coldiretti in occasione dell’avvio a Contessa Entellina (Palermo) della raccolta dei primi grappoli di uve chardonnay nell’azienda agricola Di Giovanna in contrada Miccina. La situazione del Vigneto Italia è stata al centro dell’ultima riunione della Consulta vitivinicola della Coldiretti, presieduta da Francesco Ferreri, alla presenza del presidente nazionale Ettore Prandini.



“La vendemmia 2024 è probabilmente quella con le maggiori incognite degli ultimi anni e non solo per il forte anticipo dell’avvio che ‘spalmerà’ le operazioni di raccolta nell’arco di quattro mesi, caso praticamente unico in Europa e legato alla grande biodiversità che caratterizza l’Italia” spiega Coldiretti, ricordando che la raccolta “parte tradizionalmente con le uve da spumanti Pinot e Chardonnay per proseguire a settembre e ottobre con la Glera per il Prosecco e con le grandi uve rosse autoctone Sangiovese, Montepulciano, Nebbiolo, per poi concludersi a novembre con le uve di Aglianico e Nerello su 658mila ettari coltivati a livello nazionale”. L’organizzazione degli imprenditori agricoli ricorda che il nostro Paese è diviso in due dal meteo: “nel Meridione assediato dalla siccità le viti sembrano aver resistito più delle altre colture, mentre il caldo ha bloccato sul nascere il rischio peronospora, che lo scorso anno è costata al Vigneto Italia ben 11 mln di ettolitri in meno”. “La qualità delle uve è dunque ottima e l’arrivo della pioggia potrebbe assicurare un buon risultato produttivo – prosegue – mentre al Nord le incognite sono legate al maltempo, con nubifragi e grandinate che si sono abbattuti sui vigneti, con i viticoltori che dovranno stare sempre più attenti alla scelta del giusto momento per la raccolta e la lavorazione in cantina”.