Comm. Ue: esenzione aiuti Stato agricoltura da 25 a 50mila euro
Comm. Ue: esenzione aiuti Stato agricoltura da 25 a 50mila euroRoma, 10 dic. (askanews) – La Commissione Europea ha adottato oggi una modifica al regolamento “de minimis” per il settore agricolo. Il regolamento esenta piccoli importi di sostegno nel settore agricolo dal controllo sugli aiuti di Stato, “poiché si ritiene che non abbiano alcun impatto sulla concorrenza e sugli scambi all’interno del mercato unico”, si spiega in una nota. La modifica adottata aumenta il tetto massimo del “de minimis” per azienda in tre anni da 25.000 euro a 50.000 euro. Il regolamento rivisto entrerà in vigore tre giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale e si applicherà fino al 31 dicembre 2032.
“Con l’emendamento approvato oggi – si legge in una nota della Commissione – gli Stati membri possono in misura maggiore supportare gli agricoltori in modo semplice, rapido, diretto ed efficiente, poiché tale sostegno de minimis non deve essere notificato né approvato dalla Commissione”. Ai sensi dell’attuale regolamento de minimis agricolo, gli Stati membri possono concedere un sostegno al settore agricolo fino a 20.000 euro per beneficiario (25.000 euro se lo Stato membro ha un registro centrale per registrare gli aiuti de minimis) per un periodo di tre anni fiscali senza previa notifica per l’approvazione della Commissione. Oltre a questi massimali per beneficiario, ogni Stato membro dell’UE ha un importo nazionale massimo per tale sostegno (un cosiddetto “massimale nazionale”), per evitare qualsiasi potenziale distorsione della concorrenza.
L’emendamento adottato oggi modifica l’aumento del massimale de minimis per azienda in tre anni, da 25.000 a 50.000 euro, per riflettere diversi fattori tra cui l’esperienza acquisita, nonché gli sviluppi del mercato e l’eccezionale inflazione specifica del settore negli ultimi anni, nonché l’inflazione prevista fino alla data di scadenza del regolamento. Inoltre, prevede l’adeguamento dei “limiti nazionali”, calcolati in base al valore della produzione agricola dello Stato membro. I limiti nazionali vengono aggiornati dall’1,5% al 2% della produzione agricola nazionale e il periodo di riferimento viene esteso dal 2012-2017 al 2012-2023. Ciò consente di tenere conto dell’aumento del valore della produzione agricola in particolare negli ultimi anni, aumentando così il limite nazionale per tutti gli Stati membri.
Inoltre, prevede l’eliminazione del “limite settoriale” che impediva agli Stati membri di concedere aiuti de minimis superiori al 50% del limite nazionale allo stesso settore di prodotti. Prevista anche l’introduzione di un registro centrale obbligatorio degli aiuti de minimis a livello nazionale o europeo. Ciò aumenterà la trasparenza e ridurrà l’onere amministrativo per gli agricoltori, per lo più microimprese, che attualmente utilizzano un sistema di autodichiarazione. Inoltre, non dovranno più autocontrollare la conformità (attualmente, questi registri centrali sono volontari per gli Stati membri). Infine, prevede ‘estensione della validità del regolamento agricolo de minimis rivisto fino al 31 dicembre 2032. Parallelamente all’emendamento di oggi, la Commissione ha adottato ulteriori misure per rafforzare la posizione degli agricoltori nell’UE. La Commissione ha proposto emendamenti mirati all’attuale quadro giuridico stabilito nel regolamento che istituisce un’organizzazione comune di mercato per i prodotti agricoli (OCM) e un nuovo regolamento sull’applicazione transfrontaliera delle norme contro le pratiche commerciali sleali.