Commissione Ue avvia nuove misure in indagine su piattaforma X
Commissione Ue avvia nuove misure in indagine su piattaforma XBruxelles, 17 gen. (askanews) – La Commissione europea ha lanciato tre ulteriori misure investigative tecniche relative al sistema di raccomandazione di X (ex Twitter), la piattaforma dei social media di Elon Musk. L’annuncio è stato dato, oggi a Bruxelles, con un comunicato stampa, con alcuni dettagli e chiarimenti aggiunti poi dal portavoce per i Servizi digitali, Thomas Regnier, durante il briefing quotidiano per la stampa della Commissione.
Queste nuove fasi di accertamento dei fatti (“fact-finding”) nell’inchiesta si svolgono nell’ambito del procedimento formale avviato il 18 dicembre 2023, ai sensi del regolamento Ue “Digital Services Act” (Dsa). Innanzitutto, la Commissione chiede all’impresa di Elon Musk di fornire entro il 15 febbraio 2025 la documentazione interna sui suoi sistemi di raccomandazione (i software che filtrano i contenuti per creare delle raccomandazioni personalizzate per ciascun utente), e su eventuali modifiche apportate recentemente a questi sistemi.
In secondo luogo, la Commissione ha emesso un “ordine di conservazione” che ingiunge alla piattaforma X di conservare documenti e informazioni interne riguardanti ogni futura modifica alla progettazione e al funzionamento degli algoritmi dei suoi sistemi di raccomandazione, per il periodo compreso tra il 17 gennaio 2025 e il 31 dicembre 2025, a meno che l’indagine in corso non venga conclusa prima delle modifiche stesse. Infine, la Commissione ha emesso una richiesta di accesso ad alcuni interfaccia di programmazione delle applicazioni (“Api”) commerciali di X, che consenta una verifica diretta dei fatti (“fact-checking”) nella moderazione dei contenuti e nella “viralità” degli account (quando, cioè, la diffusione di certi post diventa “virale”).
“Questi passaggi – sottolinea la nota – consentiranno ai servizi della Commissione di tenere conto di tutti i fatti rilevanti nella complessa valutazione dei rischi sistemici, ai sensi del Dsa, e della loro mitigazione”, che le piattaforme dovrebbero assicurare. “Oggi adottiamo ulteriori misure per far luce sulla conformità dei sistemi di raccomandazione di X con gli obblighi previsti dal Dsa”, riferisce nella nota la Vicepresidente esecutiva della Commissione responsabile per la Sovranità tecnologica, la Sicurezza e la Democrazia, Henna Virkkunen.
“Ci impegniamo a garantire che ogni piattaforma che opera nell’Ue rispetti la nostra legislazione, che mira a rendere l’ambiente online equo, sicuro e democratico per tutti i cittadini europei”, conclude Virkkunen. Questi passaggi aggiuntivi nell’inchiesta su X, ha aggiunto poi il portavoce, Thomas Regnier, rispondendo alle domande in sala stammpa, “evidenziano ancora una volta la nostra volontà di fare tutto il possibile per garantire che le piattaforme rispettino il Digital Service Act”, e in particolare “aiuteranno la Commissione a ottenere tutti i documenti e le informazioni di cui abbiamo bisogno, come parte dei procedimenti in corso”. Inoltre, queste nuove misure “sono completamente indipendenti da qualsiasi considerazione politica o da qualsiasi evento specifico accaduto di recente, ma possono ovviamente aiutarci a monitorare i sistemi attorno a tutti questi eventi che si verificano”, ha concluso il portavoce, rispondendo a un giornalista che chiedeva se abbia influito nella decisione della Commissione l’intervista di Elon Musk, la settimana scorsa su X, alla leader del partito di estrema destra tedesco Afd, Alice Weidel, in vista delle elezioni in Germania di febbraio.