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Confagricoltura Donna e Fidapa: donne pilastro dell’agricoltura
Confagricoltura Donna e Fidapa: donne pilastro dell’agricolturaRoma, 28 feb. (askanews) – “Le donne sono una grande risorsa nell’impresa agricola. Conosco bene le attività di Fidapa e Confagricoltura Donna: il loro è un impegno meritorio ed è importante questa sinergia per la valorizzazione dell’agricoltura in chiave femminile e dell’agroalimentare, un settore centrale nell’economia nazionale. C’è una attenzione molto alta sull’agricoltura anche nelle attività parlamentari e da parte di tutto il Governo”. Lo ha detto Giuseppe Castiglione, componente della XIII Commissione Agricoltura della Camera, intervenendo al convegno “AGRICOLTURA DEL FUTURO: tra innovazione e tradizione”, che si è svolto stamattina a Palazzo della Valle a Roma, organizzato da Fidapa, la Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari e da Confagricoltura Donna, con il contributo del Crea.
L’incontro si è svolto a un anno di distanza dall’accordo firmato tra Fidapa e Confagricoltura Donna nel 2024 con il quale le due associazioni avevano l’impegno di colmare il divario di genere nel settore primario attraverso iniziative congiunte di informazione, formazione e mentoring sul territorio nazionale. Davanti a una platea di imprenditrici, esperti e rappresentanti istituzionali oggi si è discusso delle sfide e delle opportunità offerte dal settore con un focus sulla sostenibilità, l’innovazione e la ricerca. Alessandra Oddi Baglioni, presidente di Confagricoltura Donna, ha ricordato il lungo percorso che Confagricoltura “fa da tempo un percorso con l’associazionismo femminile: non c’è futuro senza donne – ha detto – e in particolare le imprenditrici agricole lo costruiscono facendo network, declinando la parola produttività con le parole salute, sicurezza e tutela del suolo ma senza perdere di vista il mercato. Le donne oggi in agricoltura fanno innovazione – ha proseguito Oddi Baglioni – Negli ultimi anni sono amumentate le iscritte alle facoltà di Agraria ma ancora tanto si deve fare perchè il numero delle donne aumenti”.
“Per questo – ha proseguito – quest’anno ci dedicheremo a questo tema specifico, per creare una coscienza scientifica lavorando con università e scuole per creare ricercatrici valide per supportare le nostre aziende agricole”. “Siamo orgogliose di essere protagoniste attive nel promuovere le donne imprenditrici e chiediamo dunque aiuti specifici, sia a livello nazionale che a livello europeo”, ha concluso Oddi Baglioni. Secondo i dati Crea, in Italia il 31,5% delle aziende agricole è condotto da donne, che contribuiscono per il 17,5% alla produzione nazionale. E le imprese al femminile sono imprese multifunzionali, dislocate soprattutto al Sud, grandi mediamente la metà di quelle al maschile sia come dimensione sia come produzione. Sono presenti in misura maggiore in aree dove ci sono più problemi o contesti più difficili, e conducono attività più diversificate sia nella produzione sia sul territorio, come spiegato dalla ricercatrice del Crea Catia Zumpano, che ha sottolineato come “la forza delle donne stia nel fatto che, non solo sono più capaci rispetto agli uomini di mantenere vivi i territori rurali nelle aree interne, ma riescono a proiettarsi verso il futur anche lavorando in zone difficili, dimostrando grande resilienza”.
Castiglione ha sottolineato che “due grandi organizzazioni oggi vogliono offire il loro punto di vista e delle proposte che saranno ascoltate nelle sedi istituzionali” e ha avanzato la possibilità che si possa lavorare a “una legge che centri la sua attività sulla partecipazione del mondo femminile nelle imprese agricole, visto le donne imprenditrici hanno una qualità della classa dirigente che si alza semre di più, oltre il 25% sono laureate, hanno aziende che guardano al futuro, alla innovazione tencologica e ai grandi temi della ricerca che è al centro dell’attenzione del Governo”. E la presidente di Fidapa BPW Italy, Concetta Corallo, ha ricordato che “la Task Force Agricoltura istituita due anni fa sta lavorando sui territori con le istituzioni locali per far conoscere le eccellenze agroalimentari italiane, creare reti di supporto per le donne imprenditrici e promuovere il lavoro femminile in agricoltura”.