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Confcooperative: bene ritiro proposta Ue su regolamento pesticidi

Confcooperative: bene ritiro proposta Ue su regolamento pesticidiRoma, 6 feb. (askanews) – “Oggi si mette la parola fine su una proposta fortemente ideologizzata che abbiamo combattuto sin dalla sua prima pubblicazione”. Così il presidente di Confcooperative Fedagripesca Carlo Piccinini commenta la notizia del ritiro della proposta di regolamento sui pesticidi annunciata questa mattina dalla presidente della Commissione Ue Von der Leyen. Il Regolamento sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (Sur), ha spiegato Von der Leyen, era infatti “diventato un simbolo di polarizzazione ed è stato respinto dal Parlamento europeo e non ci sono più progressi nemmeno in seno al Consiglio, quindi dobbiamo fare qualcosa ed è per questo che proporrò al Collegio di ritirare questa proposta.



“Confidiamo anche – aggiunge Piccinini – che la Commissione apra ad una profonda revisione del regolamento sugli imballaggi che proprio in questi giorni sarà oggetto di esami nel trilogo tra Consiglio, Parlamento e Commissione”. “La cooperazione agroalimentare è stata tra le prime organizzazioni – rivendica il presidente di Confcooperative Fedagripesca – a lanciare l’allarme già due anni fa sulle conseguenze negative che la proposta della Commissione avrebbe avuto, non solo sugli agricoltori, costretti a produrre senza difese adeguate per le colture, ma anche sui cittadini europei, che avrebbero progressivamente visto soppiantare le produzioni comunitarie da prodotti provenienti da paesi extraeuropei con standard di sicurezza alimentare di gran lunga più bassi”.


“Oggi possiamo tirare un grande sospiro di sollievo – prosegue il presidente Piccinini – anche se restano oggettive difficoltà per le attuali restrizioni all’uso di determinate sostanze per alcune produzioni ortofrutticole”. Confcooperative auspica quindi che questo annuncio “sia l’inizio di un nuovo approccio da parte della Commissione. Le proteste degli agricoltori in tutta Europa hanno dimostrato che le riforme e le leggi debbano essere fatte ascoltando le esigenze di chi produce e lavora nei campi. Confidiamo che nella prossima legislatura si possa aprire un reale e fattivo confronto per la formulazione di proposte normative che siano scritte e pensate ascoltando gli agricoltori e dopo aver valutato attentamente l’impatto delle misure proposte in termini di sicurezza alimentare”.