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Confcooperative: su biologico puntare alle filiere cooperative

Confcooperative: su biologico puntare alle filiere cooperativeRoma, 24 feb. (askanews) – Nel settore del biologico, la questione del prezzo finale è “sempre più centrale e la strada da percorrere è di investire in filiere in grado di integrare la fase della produzione con quella della trasformazione, così si evita di scaricare sul consumatore le inefficienze delle filiere produttive spesso alla base di prezzi poco competitivi”. Lo ha detto il presidente del settore biologico di Confcooperative Fedagripesca Francesco Torriani intervenendo alla tavola rotonda Rivoluzione Bio su “Mercato italiano del bio e politiche per il settore” svoltasi oggi nell’ambito del Sana, in programma a BolognaFiere.



“I dati presentati oggi a Bologna – ha ricordato Torriani – che ci hanno restituito un settore biologico in crescita in valore e in volume con le vendite che superano i 10 miliardi tra mercato interno ed esportazioni, hanno evidenziato anche come il consumatore quando fa la spesa è attento in primo luogo all’origine del prodotto e subito dopo al prezzo”. “Se facciamo un salto di qualità nell’organizzazione della filiera – ha spiegato Torriani – riusciamo da un lato a rafforzare il ruolo dei produttori assicurando loro la giusta remunerazione in un contesto dove i costi di produzione aumentano e il cambiamento climatico sta impattando negativamente sulle rese qualitative e sui volumi produttivi. D’altro lato, si riescono ad avere prezzi maggiormente competitivi se si integrano le fasi della trasformazione, commercializzazione e distribuzione dei prodotti, come accade nelle cooperative”.


“Riteniamo quindi fondamentale – ha dichiarato Torriani – che si facciano concrete politiche a sostegno delle filiere. Ad oggi sono poche le regioni italiane ad aver attivato progetti di Filiera nella programmazione dello sviluppo rurale, con un utilizzo peraltro limitato di risorse. Serve un cambio di paradigma che incentivi le aziende a operare come parte di un sistema aggregato, anziché come singole realtà isolate”.