Consorzio Prosciutto Toscano Dop, in 2023 produzione +10%
Consorzio Prosciutto Toscano Dop, in 2023 produzione +10%Roma, 7 dic. (askanews) – Una crescita produttiva nel 2023 del 10% (ad oggi) con una previsione di 340mila prosciutti marchiati, nonostante le difficoltà legate ai maggiori costi della materia prima, aumentati in media del 13,5% in un solo anno. Bene anche su fronte dell’export dove Stati Uniti e Canada rappresentano il 15% dell’export, ovvero il principale mercato extra UE; mentre la Germania, rimanendo nel vecchio Continente, si conferma il cliente principale con una netta crescita per quanto riguarda l’affettato.
E’ positivo il bilancio del Consorzio del Prosciutto Toscano Dop, che prevede un ulteriore miglioramento con le festività Natalizie, storicamente vero e proprio periodo di boom delle vendite con ordini già in linea rispetto a quelli del 2022. Il Consorzio, che racchiude 19 aziende toscane produttrici della Dop, conferma la ripresa post Covid, pur rimanendo sotto la soglia record dei 400mila prosciutti marchiati pre-pandemia. Fabio Viani, presidente del Consorzio, spiega però che “nonostante la crescita del prodotto continua a preoccupare l’aumento dei costi riguardanti la materia prima, aggravata dalla recente inflazione che ha coinvolto l’intero Paese. È un problema che coinvolge l’intera filiera: l’allevatore deve far fronte a diversi rincari, dall’alimentazione al welfare dell’animale, fino all’aumento dei costi energetici”.
Inoltre, il Consorzio si è impegnato a mantenere i prezzi stabili. Nonostante il costo dei suini sia cresciuto ad oggi del 13,5% (secondo i dati delle Commissioni Uniche Nazionali), il prezzo finale al consumo non ha subito lo stesso aumento in proporzione, sempre considerando che l’80% del prodotto finisce direttamente al banco gastronomia, quindi a strettissimo contatto con il cliente.