Contestata la ministra Roccella per le sue posizioni sul caso Santanchè (e La Russa)
Contestata la ministra Roccella per le sue posizioni sul caso Santanchè (e La Russa)Milano, 9 lug. (askanews) – “Da garantista, credo che non ci sia necessità di dimettersi. Sottolineo che nessuno ha pagato per il caso Tortora”. Lo ha detto parlando della vicenda giudiziaria che coinvolge Daniela Santanchè ieri sera la ministra Eugenia Roccella, intervenendo al festival “Il Libro Possibile”, dove ha presentato la sua ultima pubblicazione per Rubettino ‘Una famiglia radicale’.
Sul caso del figlio di La Russa Roccella si è espressa così: “La Russa è un padre. Ricordo che è stato colui che ha proposto una manifestazione di soli uomini contro la violenza sulle donne”. Frase che ha suscitato la contestazione di una parte del pubblico. “La contestazione alla ministra Roccella è doverosa e legittima. Inopportuna è invece la difesa della ministra nei confronti di La Russa, utilizzando il fatto che sarebbe stato il primo che ha proposto una manifestazione di soli uomini contro la violenza sulle donne, ma dimenticando che il Presidente del Senato è anche il primo che, da seconda carica dello Stato, interroga il figlio accusato di stupro, lo assolve e attacca la ragazza vittima”. Così, in una nota, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, che aggiunge: “Anche il paragone tra Daniela Santanchè ed Enzo Tortora é assolutamente fuori luogo, irriguardoso ed inopportuno. Segnaliamo che passano i giorni e Giorgia Meloni continua a stare in silenzio: non una parola di vicinanza per la ragazza che ha denunciato lo stupro. Questo é un governo che si sta riempiendo di vergogna”, conclude. “Basta. Il Presidente del Senato mina la credibilità delle donne che denunciano violenza e la ministra delle Pari Opportunità lo giustifica. Roccella dovrebbe difendere tutte le famiglie di questo Paese, non solo quelle dei colleghi di partito”. Lo scrive su twitter il deputato del Pd, Alessandro