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Copa Cogeca: 2024 anno molto negativo per raccolta cereali (-4,7%)

Copa Cogeca: 2024 anno molto negativo per raccolta cereali (-4,7%)Roma, 11 lug. (askanews) – Prospettive sfavorevoli per i cereali, stabili per i semi oleosi e positive per le colture proteiche, ma la situazione potrebbe anche peggiorare. Gli esperti dei gruppi di lavoro Cereali, semi oleosi e colture proteiche del Copa e della Cogeca infatti prevedono che la produzione di cereali nell’UE-27 raggiungerà i 257,3 milioni di tonnellate, registrando un calo del 4,7% rispetto al raccolto del 2023. Nel frattempo la produzione di semi oleosi dovrebbe diminuire dell’1% con 31,9 milioni di tonnellate, e le colture proteiche subiranno un incremento del 13% con 3,9 milioni di tonnellate.



Le rese dei cereali sono attualmente previste in lieve calo per il 2024 (-1,2%) e considerando una diminuzione della superficie seminata (-3,5%), i risultati per il raccolto dovrebbero essere inferiori al 2023. Si rileva, però una diminuzione della produzione di frumento (-6,3%) e orzo (-9%), mentre resta stabile il mais (-0,5%) e in aumento l’avena (+21,2%). Per quanto riguarda la distribuzione geografica della produzione, la maggior parte degli Stati membri settentrionali (Belgio, Francia, Danimarca, Germania) e centro-orientali hanno registrato un calo della produzione (-3 milioni di tonnellate per la Polonia, -9 milioni di tonnellate per la Francia). Calo non compensato dal pur notevole aumento della produzione in Spagna rispetto al 2023 (+3 milioni di tonnellate).


Nel complesso, questi quantitativi collocano il 2024 al di sotto del 2023, che era già stato un anno deludente, ma anche molto al di sotto della media di produzione di grano degli ultimi 5 anni (-8,4%). “Questa previsione, già preoccupante – affermano gli esperti – potrebbe peggiorare nelle prossime settimane e mesi, a causa dei complicati eventi meteorologici e dell’impossibilità di lavorare nei campi, la semina è stata quindi ritardata in molte zone rendendo le rese molto sensibili alle condizioni meteorologiche nelle prossime settimane”.