Copa Cogeca: vendemmia Ue -5,5% rispetto media quinquennale
Copa Cogeca: vendemmia Ue -5,5% rispetto media quinquennaleRoma, 26 ott. (askanews) – Vendemmia europea 2023 in leggero calo rispetto al 2022, con un totale di poco superiore a 150 milioni di ettolitri e un calo del 5,5% rispetto alla media quinquennale. Sono i dati sulla raccolta del vino in Ue elaborati dal Copa e dalla Cogeca. Anche nel 2023 si è verificato un continuo calo della produzione nei principali paesi produttori, Spagna, Italia e Germania. L’Italia per la prima volta in sette anni perde la leadership nella produzione di vino e lascia il posto alla Francia.
Principale imputato è il cambiamento climatico: inverno secco, grandinate, inondazioni e una stagione primaverile piovosa hanno causato un forte calo della produzione anche in altri paesi produttori europei come Austria (-6%), Grecia (-23% ), Croazia (-31%) e Slovacchia (-20%) rispetto al 2022. Nel 2023, la Francia è diventata il primo produttore europeo di vino con una produzione stimata di 45 milioni di ettolitri, ovvero un aumento dell’1,47% rispetto all’anno precedente. La Francia è stata comunque colpita dalla peronospora e dalla siccità soprattutto nel sud, ma è riuscita a rimanere al di sopra dell’acqua grazie alle misure di crisi messe in atto, come gli aiuti alla distillazione e la raccolta verde.
Per la prima volta in sette anni, l’Italia ha perso la leadership come produttore di vino con una produzione stimata di 43,9 milioni di ettolitri, con un calo dell’11,92% rispetto all’anno scorso. Le forti piogge primaverili che si sono trasformate in alluvioni in Emilia Romagna e i forti episodi di peronospora, soprattutto nei vigneti del Centro e del Sud, spiegano questo importante calo. In Portogallo, si è constatato un aumento dell’8,6% con una produzione di raccolto di poco inferiore a 10 milioni di ettolitri, dovuto all’attuazione di misure di distillazione, in particolare l’aumento è dovuto al calo dell’8% del raccolto 2022, che ha livellato il totale delle vendite.
Con una produzione stimata di 30,8 milioni di ettolitri, la Spagna resta il terzo produttore europeo nonostante il calo della produzione rispetto all’anno scorso (-14,42%). Le rigide condizioni climatiche, con un autunno, un inverno e una primavera secchi, con forti piogge nella tarda primavera, ondate di caldo durante l’estate e grandine, hanno penalizzato i vigneti spagnoli in termini di produzione, ma non di qualità. In Germania la produzione stimata è stata di 8,86 milioni di ettolitri, il che significa una perdita di produzione vinicola del 2,1% a causa dell’inflazione e degli alti costi di produzione lungo tutta la filiera. Non si registrano, invece, diminuzioni significative dovute all’andamento climatico, che è rimasto abbastanza stabile.