Copa e Cogeca: preoccupa progetto materiale riproduttivo vegetale
Copa e Cogeca: preoccupa progetto materiale riproduttivo vegetaleRoma, 19 mar. (askanews) – Secondo il Copa e la Cogeca il progetto di relazione sul materiale riproduttivo vegetale è motivo di preoccupazione per il futuro agricolo dell’Ue. Oggi il progetto di relazione di Herbert Dorfmann (PPE, IT) sul materiale riproduttivo vegetale (PRM) è stato adottato durante la riunione della commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale con 25 voti favorevoli, 2 contrari e 17 astensioni.
Ma, secondo i sindacati delle cooperative agricole europee, il progetto mette a rischio il mercato comunitario delle sementi di alta qualità, attraverso l’estensione del campo di applicazione delle deroghe e dei test volontari di sostenibilità. Per quanto riguarda la conservazione dinamica, le quantità massime di varietà vegetali per persona e per anno sono infatti illimitate, “il che a sua volta crea incentivi allo sviluppo di un mercato parallelo e incontrollato delle sementi che il Copa e la Cogeca non possono sostenere”. “Inoltre – proseguono – il suggerimento contenuto nella bozza di rapporto di effettuare test volontari su frutta e verdura suscita allarme nella comunità agricola”.
Il Copa e la Cogeca sottolineano quindi la necessità di testare i criteri di sostenibilità, in particolare per gli impianti convenzionali NGT 1 ai sensi della legislazione sulle persone a mobilità ridotta e invitano i deputati “a ritornare ad una versione più fedele della proposta iniziale della Commissione”. Le recenti proposte della Commissione europea per un regolamento sulle piante della Nuova Tecnica Genomica (NGT), insieme alle revisioni delle direttive sulla commercializzazione delle PRM a partire dal 5 luglio 2023, sono considerate dal Copa e dalla Cogeca come un passo avanti positivo. Queste proposte, presentate dopo oltre un decennio di rinvii, sono viste quindi come un punto di partenza promettente per la realizzazione di soluzioni praticabili, che dovrebbero essere prese in considerazione nei prossimi negoziati interistituzionali.