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Corsa affollata per presidenza di Confindustria, si parte giovedì

| Redazione StudioNews |

Corsa affollata per presidenza di Confindustria, si parte giovedìRoma, 28 gen. (askanews) – Al via la corsa per la presidenza di Confindustria. Il mandato dell’attuale presidente, Carlo Bonomi, scade a maggio. La procedura per il rinnovo partirà il primo febbraio quando il Consiglio Generale estrarrà i nominativi dei tre saggi che andranno a comporre la Commissione di designazione. Il nuovo presidente verrà designato il 4 aprile dal Consiglio generale e sarà poi eletto dall’assemblea dei delegati in programma per il 23 maggio.

Per il dopo Bonomi i rumors vedono pronti alla gara ben cinque candidati, quasi tutti espressione del mondo imprenditoriale del Nord. Ai nastri di partenza ci sarebbero tre attuali vicepresidenti: Emanuele Orsini (Emilia Romagna), Alberto Marenghi (Lombardia) e Giovanni Brugnoli (Lombardia). In pista anche il ligure Antonio Gozzi, presidente di Federacciai, ed Edoardo Garrone, anche lui ligure e presidente di Erg e Sole 24 Ore. La corsa parte affollata, ma nel giro di poco tempo i candidati potrebbero ridursi a due se, come nella tradizione confindustriale, si cercheranno accordi e alleanze in nome di una visione comune. Quello che sembra consumarsi, al momento, è uno scontro tra le due anime di Confindustria: una parte chiede un cambio di passo auspicando che il prossimo leader sia un rappresentante della grande impresa; l’altra ritiene che si possa proseguire con un presidente espressione di realtà imprenditoriali più piccole.

Nessuno, ad oggi, si è ufficialmente candidato perchè il meccanismo di elezione del presidente di Confindustria ha tempi e rituali precisi. I tre saggi (estratti da una rosa di sei-nove nomi), chiamati a sondare la base imprenditoriale, nella prima settimana dall’insediamento, potranno ricevere eventuali auto candidature sostenute da almeno il 10% dei voti assembleari o dal 10% dei componenti del Consiglio Generale, entrambe con dichiarazione firmate dai presidenti delle associazioni o dai sostenitori membri del Consiglio Generale. In sostanza i candidati dovranno presentare almeno venti firme a loro sostegno. Le auto candidature vanno accompagnate dalle linee programmatiche. Dalla data d’insediamento dei saggi, entro una settimana dal sorteggio, decorre il termine di otto settimane per arrivare al voto di designazione del nuovo presidente da parte del Consiglio generale. Il ruolo dei saggi è, dunque, molto importante. I tre, d’intesa con il Consiglio di indirizzo etico e dei valori associativi e con il Collegio dei Probiviri, sono chiamati a verificare, sotto il profilo personale, imprenditoriale, professionale e associativo, le autocandidature.

La stessa Commissione di designazione comunica, poi, agli interessati la conclusione degli accertamenti preliminari. Nelle successive cinque settimane, prenderà il via il tour nazionale dei saggi. Verranno ascoltati i presidenti delle associazioni e i più importanti componenti del Consiglio Generale. Durante questo passaggio i saggi raccoglieranno le espressioni di consenso sugli eventuali nominativi indicati dalle associazioni stesse e sulle autocandidature formalizzate nella prima settimana di lavoro. Dopo aver effettuato le necessarie verifiche di conformità alla presentazione della candidatura, la Commissione provvederà a comunicare ai presidenti delle Associazioni, i nomi dei candidati emersi dal giro di consultazioni e le loro linee programmatiche, che saranno richieste agli stessi qualora la Commissione avrà rilevato un consenso significativo.

Al termine delle consultazioni, i saggi individueranno i nominativi dei candidati che saranno chiamati ad ufficializzare l’accettazione della candidatura e ad illustrare il proprio programma in occasione del Consiglio Generale del 21 marzo. Al di fuori dei canali di consultazione, possono essere ammessi alla presentazione della propria candidatura, previa verifica di tutti requisiti richiesti dallo statuto, anche coloro che certifichino per iscritto – con dichiarazione firmata dai presidenti delle Associazioni sostenitrici – di poter disporre di un consenso pari ad almeno il 20% dei voti rappresentati nell’assemblea dei delegati, in regola con il versamento dei contributi associativi. Il 4 aprile il Consiglio generale di Confindustria voterà, a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta dei votanti, il nome del futuro presidente che verrà poi proposto all’assemblea dei delegati. Il Consiglio generale del 18 aprile voterà, poi, il programma e la proposta di squadra di Presidenza. Infine, l’assemblea dei delegati del 23 maggio eleggerà il nuovo presidente, insieme alla sua squadra.