Cortei, Consiglio regionale Lombardia approva mozione pro agenti
Cortei, Consiglio regionale Lombardia approva mozione pro agentiMilano, 12 mar. (askanews) – Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato a voto segreto con 43 favorevoli e 26 contrari una mozione “a sostegno alle Forze dell’ordine e alla libertà di manifestare in modo civile” presentata dal leghista Davide Caparini, che ha suscitato un acceso dibattito nell’aula del Pirellone. Il testo fa riferimento sia agli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine avvenuti a Pisa e Firenze, sia alla contromanifestazione di Milano organizzata dai centri sociali in via Padova per impedire una fiaccolata della Lega in concomitanza con la presentazione di un libro dell’europarlamentare Silvia Sardone.
“La sinistra è sempre dalla parte sbagliata”, ha osservato Caparini, perché “non c’è stato ancora alcun tipo di solidarietà” in merito “all’aggressione violenta da parte dei centri sociali sia alla polizia, sia ai pacifici manifestanti di via Padova, sia alla Sardone che presentava il suo libro. Ricordo che l’aggressione ha portato a due poliziotti feriti che sono stati ricoverati per lesioni, oltre alle innumerevoli offese che hanno dovuto subire. Questo è inaccettabile e non da Stato democratico”. A suo parere “è evidente che ci sia il tentativo di alzare i toni ed è altrettanto evidente che il Pd di democratico non abbia nulla perché se non la pensi come loro non puoi manifestare, non puoi esprimere il tuo pensiero, come purtroppo è accaduto in via Padova”. “La mozione – ha osservato Onorio Rosati di Avs, che era in via Padova il giorno degli scontri – è strumentale e parla di una generica solidarietà alle forze dell’ordine senza affrontare i problemi che si stanno verificando nelle ultime settimane nei confronti degli studenti a Pisa, a Firenze e anche rispetto a quanto successo in via Padova a Milano. Chiedere solidarietà alle forze dell’ordine senza avere chiarezza di chi sono stati i responsabili delle aggressioni e dei manifestanti è una manifestazione di solidarietà irricevibile e inaccettabile”.
“Io ero in via Padova perché ho deciso di osservare tutte le manifestazioni indette perché nell’ultimo periodo c’è limitazioni della libertà di manifestare da parte delle persone. Questo porta a tafferugli e scontri con le forze dell’ordine cosa che non era successa in passato, o quantomeno nello stesso modo di quanto sta succedendo adesso. Il libro che presentava Sardone è islamofobico e non mi pare che sia il momento di incendiare ulteriormente le coscienze delle persone”. (segue)