Cospito, Giurì d’Onore: Donzelli non ha leso onorabilità deputati Pd
Cospito, Giurì d’Onore: Donzelli non ha leso onorabilità deputati Pd
Commissione guidata da S. Costa esclude “incoraggiamento” dem a lotta anarchico
Roma, 15 mar. (askanews) – I parlamentari del Pd Silvio Lai, Debora Serracchiani e Andrea Orlando non hanno mai “incoraggiato” la battaglia dell’anarchico Alfredo Cospito detenuto al regime del 41 bis in seguito alla loro visita in carcere, ma il deputato di FdI Giovanni Donzelli non ne ha leso l’onorabilità con le sue parole pronunciate in aula il 31 gennaio quando li accusò di averlo fatto dicendo fra le altre cose: “Io voglio sapere se la sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi”. E’ questa in sostanza la conclusione della relazione svolta in aula a Montecitorio da Sergio Costa (M5S), vicepresidente della Camera e presidente del Giurì d’Onore convocato per indagare sulla vicenda in base all’articolo 58 del regolamento della Camera.
“Nel corso dell’audizione svolta presso la commissione, il deputato Donzelli – ha spiegato Costa nella relazione – ha evidenziato come i deputati Serracchiani Lai e Orlando fossero sicuramente interessati alla salute e alle condizioni di detenzione del Cospito ma che a suo avviso il contesto precedente e successivo alla visita abbia potuto avere, anche indirettamente, l’effetto dell’incoraggiamento sul Cospito. La Commissione ha preso atto che secondo quanto affermato in audizione, le parole utilizzate nel suo intervento in aula, seppure con toni che appaiono politicamente aspri, intendevano essere testimonianza di una preoccupazione riguardo eventuali effetti indiretti sull’affievolimento dell’istituto di cui all’articolo 41 bis nei confronti del Cospito e pertanto non lesive dell’onorabilità dei deputati Serracchiani, Lai ed Orlando”.
La commissione, nella lunga esposizione svolta dall’ex ministro dell’Ambiente, ha rivendicato il “diritto-dovere” per i parlamentari di accedere alle strutture penitenziarie per verificare le condizioni di detenzione e di salute di quanti vi sono ristretti, e ha escluso che le azioni dei parlamentari democratici possano essere interpretate come “incoraggiamento” alla battaglia del detenuto contro l’istituto del 41 bis, ma ha circoscritto l’ambito dell’indagine ai soli fatti esposti nell’intervento in discussione e alla effettiva lesione dell’onorabilità dei deputati chiamati in causa (nella stessa occasione della visita a Cospito era presente anche il senatore Walter Verini, ma il Giurì d’Onore ha concluso la relazione rimandando ad altre sedi la determinazione delle modalità attraverso le quali poter verificare le modalità di difesa dell’onorabilità dei membri di altri rami del Parlamento).
“Nel corso dell’audizione svolta presso la commissione, il deputato Donzelli – ha spiegato Costa nella relazione – ha evidenziato come i deputati Serracchiani Lai e Orlando fossero sicuramente interessati alla salute e alle condizioni di detenzione del Cospito ma che a suo avviso il contesto precedente e successivo alla visita abbia potuto avere, anche indirettamente, l’effetto dell’incoraggiamento sul Cospito. La Commissione ha preso atto che secondo quanto affermato in audizione, le parole utilizzate nel suo intervento in aula, seppure con toni che appaiono politicamente aspri, intendevano essere testimonianza di una preoccupazione riguardo eventuali effetti indiretti sull’affievolimento dell’istituto di cui all’articolo 41 bis nei confronti del Cospito e pertanto non lesive dell’onorabilità dei deputati Serracchiani, Lai ed Orlando”.
La commissione, nella lunga esposizione svolta dall’ex ministro dell’Ambiente, ha rivendicato il “diritto-dovere” per i parlamentari di accedere alle strutture penitenziarie per verificare le condizioni di detenzione e di salute di quanti vi sono ristretti, e ha escluso che le azioni dei parlamentari democratici possano essere interpretate come “incoraggiamento” alla battaglia del detenuto contro l’istituto del 41 bis, ma ha circoscritto l’ambito dell’indagine ai soli fatti esposti nell’intervento in discussione e alla effettiva lesione dell’onorabilità dei deputati chiamati in causa (nella stessa occasione della visita a Cospito era presente anche il senatore Walter Verini, ma il Giurì d’Onore ha concluso la relazione rimandando ad altre sedi la determinazione delle modalità attraverso le quali poter verificare le modalità di difesa dell’onorabilità dei membri di altri rami del Parlamento).