Crosetto: attacchi all’Unifil non sono incidenti. Diritto Israele a difendersi ma rispetti civili e Onu
Crosetto: attacchi all’Unifil non sono incidenti. Diritto Israele a difendersi ma rispetti civili e OnuRoma, 17 ott. (askanews) – Gli attacchi israeliani alle postazioni di Unifil sono “rilevanti e gravissime, violazioni del diritto internazionale, non sono incidenti”. A ribadirlo è il ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante l’informativa in Senato sui recenti attacchi alle basi Unifil in Libano. E “andare via ora non porterebbe alcun beneficio e minerebbe forse definitivamente la credibilità delle Nazioni Unite, la possibilità di soluzioni multilaterali nelle crisi del mondo”. “L’Italia ha ribadito che riconosce il diritto di Israele a resistere e difendersi dagli attacchi di chiunque”, ha sottolineato Crosetto, ricordando: “Allo stesso tempo abbiamo chiesto ad Israele di attenersi alle regole del diritto internazionale e di proteggere l’incolpevole popolazione civile, a Gaza come in Libano, ed il contingente Onu”.
Quella in Medio Oriente “è una crisi gravissima, caratterizzata dal superamento di diverse linee rosse nonostante i ripetuti appelli della comunità internazionale”, ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante l’informativa al Senato sui recenti attacchi alle basi Unifil in Libano. “E’ bene ricordare che Hezbollah come Hamas non è uno Stato né un popolo, ma un’organizzazione terroristica dotata di una forza militare molto rilevante che risponde alle logiche militari e politiche di chi non deve rendere conto al proprio popolo. Questa è la realtà dei fatti innegabile”, ha detto Crosetto, durante l’informativa “Un ulteriore aggravamento degli eventi, in parte già in atto – ha aggiunto Crosetto – sarebbe però foriero di conseguenze drammatiche per tutti e genererebbe uno scenario che non avrebbe né vincitore né vinti con incalcolabili conseguenze per il Medio Oriente e probabilmente per gli equilibri mondiali”.
E, ha concluso il ministro dell Difesa, “il governo (italiano, ndr) continua a lavorare per una soluzione diplomatica che, per quanto difficile, resta l’unica possibile. Lo fa con il viaggio oggi della presidente del Consiglio in Libano, con le iniziative del ministro degli Esteri Tajani, con una serie di viaggi e chiamate, contatti continui, quotidiani che io sto facendo”.