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Cultura, Sala: obiettivo Beic e secondo Arengario per fine mandato

Cultura, Sala: obiettivo Beic e secondo Arengario per fine mandatoMilano, 4 set. (askanews) – Realizzare la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura (Beic) a Porta Vittoria e il raddoppio del Museo del Novecento nel secondo Arengario entro la prima metà del 2027. È l’obiettivo del sindaco di Milano, Beppe Sala, che concluderà in quel periodo il suo secondo mandato alla guida della città. Lo ha confermato lo stesso primo cittadino durante il suo intervento al convegno “La dimensione sociale della cultura: patrimonio e attività culturali per lo sviluppo del benessere e della coesione sociale” nel’ambito del Forum Cultura in corso al Mudec.



“Se andate a vedere a Porta Vittoria i lavori per la Beic sono avviati, non più solo scavi ma un avvio visibile. Stessa cosa per il secondo Arengario, cioè l’estensione del Museo del Novecento, dove abbiamo liberato gli spazi e confermo che andremo avanti, confermo che spero si arrivi entro fine del mandato e confermo totalmente l’idea di avere una passerella che colleghi” i due edifici che si affacciano su piazza del Duomo. Un altro “progetto importantissimo per Milano”, ha proseguito Sala parlando di iniziative più di lungo periodo, è la Goccia a Bovisa, curata da Renzo Piano, che vede il Politecnico nel ruolo di attore principale. Uno sviluppo che coinvolge anche il Comune con l’obiettivo di trasferirvi, grazie a fondi del Pnrr, le proprie Scuole Civiche. Si tratta, ha sottolineato Sala, di una “vera grande innovazione in termini di rigenerazione della nostra città”.


Il primo cittadino ha poi citato il Museo Nazionale della Resistenza che sarà realizzato a Porta Volta e la Magnifica Fabbrica con i futuri spazi della Scala in via Rubattino per la quale ci sono “un po’ di problemi di budget che stiamo cercando di risolvere”, e l’ennesimo restauro della Sala delle Asse al Castello Sforzesco. “La morale è che c’è molta sostanza, c’è l’intenzione dell’amministrazione di lasciare un segno in questi mandati sulla cultura, però Milano più di altre città cosa ha? Siamo più bravi nelle relazioni con il privato e abbiamo istituzioni private più brave e disponibili a collaborare, a prendersi dei rischi e a fare iniziative di lungo periodo che sono quelle che i cittadini vedono. Non possiamo perdere questa opportunità” ha concluso Sala. Il Comune, ha ricordato, dedica nel proprio bilancio 43 milioni di spesa corrente alla cultura e punta sul Pnrr con 130 milioni destinati alla missione 1.