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Da Fater bonus asilo nido per dipendenti: rimborso mensile fino a 250 euro

Da Fater bonus asilo nido per dipendenti: rimborso mensile fino a 250 euroMilano, 23 ott. (askanews) – Fater, joint venture paritetica tra Angelini industries e Procter&Gamble nota per i marchi come Pampers, Lines e Ace, introduce il bonus asilo nido per tutti i suoi dipendenti. Il benefit prevede un rimborso fino a 250 euro netti al mese per un massimo di 12 mesi, per coprire le spese di iscrizione e di frequenza, le rette e la mensa relative all’asilo nido, sia pubblico che privato, sia in Italia che all’estero. Il bonus è rivolto alle persone Fater Italia con contratti a tempo indeterminato e di apprendistato che hanno figli in età da nido.

L’azienda oggi impiega circa 1.500 dipendenti e ha registrato un fatturato di 914 milioni di euro nell’anno fiscale 2021-2022. “Prenderci cura delle persone, a partire da chi ogni giorno lavora in azienda, è alla base della nostra prima strategia aziendale, People First – dichiara Antonio Fazzari, general manager Fater – Il bonus per l’asilo nido è uno strumento che ci permette di rispondere ai bisogni delle persone Fater che hanno la possibilità di lavorare in un contesto di hybrid working e scegliere liberamente l’asilo nido più adatto alle loro esigenze. Il supporto alla genitorialità è ciò che guida il purpose di uno dei nostri brand, Pampers e anche per questo vogliamo essere concretamente accanto alle nostre mamme e papà che ogni giorno affrontano nuove sfide e cercano un equilibrio tra la vita privata con i loro figli e la vita professionale”.

Sul fronte del sostegno alla genitorialità, l’azienda nel 2022 ha esteso il congedo di paternità per qualsiasi tipologia di famiglia, passando da uno a tre mesi. Per tutta la popolazione aziendale, Fater promuove una serie di politiche di welfare, a partire dall’hybrid working 5 giorni su 5 per i dipendenti le cui mansioni lo consentono, una misura che, secondo un’indagine interna, il 90% degli intervistati apprezza come un benefit. Parallelamente viene data anche attenzione alle funzioni che non possono essere svolte da remoto. Per tali lavoratori l’azienda ha concordato due giorni aggiuntivi di ferie, mentre per i dipendenti operai con più di 50 anni sono stati fissati tre giorni aggiuntivi di ferie, per mitigare l’impatto dei turni notturni.