Da maggio a dicembre in Italia festival itinerante Agroecologia
Da maggio a dicembre in Italia festival itinerante AgroecologiaRoma, 2 mag. (askanews) – Da maggio a dicembre 2024 si terrà, per la prima volta in Italia, “Challenge”, il Festival itinerante dell’Agroecologia. Partito con una prima tappa a Ouagadougou, in Burkina Faso, a fine febbraio 2024, il festival rientra nell’ambito del progetto “Challenge – Call to action for local and national agro-ecological change” promosso da Nuove Generazioni Ecologiche, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e guidato dalla ONG italiana Deafal, in collaborazione con ACRA, Mani Tese, Terra Nuova, WWOOF, Reattiva, Open Impact e Altreconomia.
Obiettivo: contribuire allo sviluppo e al rafforzamento del concetto di “cittadinanza” intesa come appartenenza alla comunità globale, offrendo un contributo pragmatico al cambiamento individuale e collettivo per creare un mondo più sostenibile e giusto. Il progetto si svolge sul territorio italiano con uno sguardo anche ad esperienze all’estero, soprattutto legate a progetti di cooperazione, grazie alla partecipazione di alcune organizzazioni coinvolte in AZIONE TERRÆ, coalizione per la transizione agroecologica.
La prima tappa sarà a Scandicci con la partecipazione di CHALLENGE al Festival 72h Biodiversità che si terrà dal 20 al 25 maggio, organizzato da Rete Semi Rurali. Il Festival continua a Milano, il primo weekend di giugno, all’interno del KlimatFest organizzato dal KlimatFest APS. Sempre lo stesso mese, dal 22 al 23 giugno il festival si sposta a Cagliari, all’evento Naturalmente locale organizzato da Mesa Noa e sono già programmate altre tappe a seguire. Susanna Debenedetti, responsabile del progetto Challenge per Deafal Ong, spiega in un nota che “si sono già svolti laboratori di ricerca/azione nelle scuole di 7 regioni italiane e abbiamo portato avanti formazione per docenti, educatori, agronomi ed esperti di comunicazione. In questi giorni stiamo attivando i 7 progetti provenienti dai relativi tavoli di progettazione territoriale. È anche stata lanciata una mappatura per mettere in rete le buone pratiche agroecologiche a livello nazionale e internazionale creando sinergie tra loro”.