Dal Crea zootecnia di precisione per allevamenti meno inquinanti
Dal Crea zootecnia di precisione per allevamenti meno inquinantiRoma, 10 ott. (askanews) – Con la zootecnia di precisione sarà possibile avere allevamenti meno inquinanti e un maggiore benessere animale. Il tutto grazie a dispositivi e sensori digitali di precisione per l’alimentazione automatizzata dei bovini, sistemi di monitoraggio del peso e misuratori del metano emesso dai ruminanti per produzioni di qualità attente al benessere animale e più sostenibili dal punto di vista ambientale. Questi sono alcuni dei risultati di PLF4Milk, nell’ambito del progetto Agridigit per l’agricoltura di precisione finanziato dal Masaf, realizzati dal Crea Zootecnia e Acquacoltura e presentati oggi a Roma.
“Il progetto – spiega in una nota il responsabile scientifico Fabio Abeni, ricercatore del Crea Zootecnia e Acquacoltura – nasce dall’esigenza di impostare un quadro complessivo dei dati disponibili in formato digitale, in particolare quelli provenienti da sensori e altri sistemi informativi presenti a livello aziendale nell’allevamento bovino e bufalino, con l’obiettivo di sviluppare sistemi di supporto alle decisioni, per migliorare l’efficienza del processo produttivo e la qualità del benessere animale”. I dispositivi e i sensori digitali testati nel sottoprogetto vanno dai sistemi di alimentazione, agli analizzatori automatizzati del latte, alle videocamere per la valutazione dello stato di ingrassamento dei bovini, passando per i misuratori del metano emesso dai ruminanti, fino alle tecnologie wireless per monitorare lo stato del benessere animale. Partendo dalla memorizzazione della ricetta per la preparazione giornaliera dell’alimentazione delle bovine, il sistema di alimentazione automatizzato inserisce, miscela e distribuisce la dieta prevista, quando rileva che è necessaria una nuova distribuzione di alimento fresco.
Allo stesso tempo, il dispositivo è in grado di registrare tutte le operazioni che esegue e, quindi, consente all’allevatore un monitoraggio delle quantità di alimento distribuito e degli orari in cui questo avviene. L’analizzatore automatizzato del latte testa micro-campioni raccolti in sala di mungitura e convogliati direttamente in questo dispositivo che, automaticamente, determina markers indicatori dello stadio riproduttivo della bovina, la condizione di salute della mammella e il suo stato nutritivo. Una videocamera per la valutazione dello stato di ingrassamento della bovina al termine di ogni mungitura fornisce all’allevatore un punteggio che va da 1 (vacca magra) a 5 (vacca troppo grassa).