Dalla ricerca IIT un nuovo materiale per sostituire la plastica
Dalla ricerca IIT un nuovo materiale per sostituire la plasticaMilano, 15 mar. (askanews) – Dalla ricerca IIT – Istituto Italiano di Tecnologia – nasce un nuovo materiale biodegradabile, compostabile, ecosostenibile e colorabile che può sostituire la plastica in diverse applicazioni. Il nuovo biocomposito – sviluppato in un’ottica di economia circolare a chilometro zero, è frutto dell’attività di ricerca del laboratorio IIT presso Novacart – viene ora lanciato sul mercato dalla startup IIT “Alkivio” con il nome di “Alkipaper”. La startup – che ha assunto lo statuto di di società benefit – vede Novacart come co-fondatrice e finanziatrice del progetto con due milioni di euro.
Alkipaper potrà essere impiegato per la realizzazione di oggetti, che attualmente vengono prodotti in plastica, in diversi comparti industriali: dal packaging all’agricoltura, dallo sport al design, dall’animal care fino agli oggetti di uso quotidiano o per la cura della persona e tante altre applicazioni.
Novacart dopo aver investito e sostenuto dal 2016 le attività del laboratorio congiunto di ricerca realizzato con il gruppo Smart Materials di IIT presso la sede di Garbagnate Monastero, ha deciso di sponsorizzare la costituzione della start-up. Le attività di ricerca del laboratorio congiunto IIT@Novacart hanno portato oltre che alla fondazione della nuova azienda allo sviluppo di proprietà intellettuale concessa in licenza esclusiva ad Alkivio da IIT e Novacart.
“Con questo nuovo materiale biocomposito possiamo realizzare oggetti, contenitori, suppellettili di utilizzo quotidiano in svariati settori – dice l’amministratore delegato di Alkivio , Fulvio Puzone – Soluzioni in grado di essere durature ma che, a fine-vita, non mostrano la resistenza tipica della plastica tradizionale”.
Alkivio – dal greco antico “la forza della vita” – ha sede in Garbagnate Monastero (Lecco) presso il quartier generale del Gruppo Novacart. Nel corso del 2023 la startup installerà la propria linea di produzione industriale a pochi metri dalle produzioni Novacart, riuscendo così a trasformare “a km zero” il residuo di produzione, composto essenzialmente da carta, cartoncino e cellulosa, in Alkipaper. Il residuo industriale Novacart rappresenta una spesa di gestione per il gruppo cartiario, ma grazie alla tecnologia sviluppata con IIT e alla nascita di Alkivio, può essere trasformato in “materia prima seconda” per ottenere un ulteriore prodotto ad alto valore commerciale in una logica di economia circolare. Alkipaper, materiale “sostenibile” per la sua origine, per il processo di produzione e per le sue caratteristiche intrinseche, viene realizzato sottoforma di granuli -pellet- ed è utilizzabile da tutte le aziende che producono oggetti in plastica tradizionale attraverso tecniche di produzione industriali come la stampa ad iniezione, l’estrusione, la termoformatura, il soffiaggio e la stampa 3D, senza alcun bisogno di modificare gli impianti esistenti.
“Innovazione e sviluppo sono elementi fondanti ogni azienda del Gruppo Novacart. In quasi 100 anni di storia abbiamo raggiunto una chiara leadership nei nostri settori di riferimento. Alkivio ci aprirà nuovi orizzonti e siamo felici di realizzare una produzione high-tech, green e di qualità, completamente italiana – afferma il presidente di Alkivio e azionista Novacart, Carlo Anghileri – Con Alkivio scommettiamo nel condurre un materiale green in settori anche molto lontani da quelli tradizionalmente serviti dai prodotti Novacart”.
Questo nuovo biocomposito, oltre a essere caratterizzato da una filiera produttiva completamente sostenibile, facilita la strada alla transizione ecologica in un settore sensibilmente inquinante, soprattutto a causa delle difficoltà di smaltimento dei prodotti in plastica tradizionale che presentano ancora basse percentuali di riciclo, difficoltà di riuso ed un’elevata persistenza se dispersi, dato che la degradazione nell’ambiente può superare anche i mille anni.
La neonata azienda oggi è già in grado di produrre centinaia di kg di Alkipaper grazie a un impianto preindustriale installato nei laboratori di ricerca e sviluppo presso Novacart. Nei prossimi mesi con l’arrivo delle nuove strumentazioni inizierà la produzione su larga scala che raggiungerà le oltre 900 tonnellate annue di materiale, mentre nei successivi 24 mesi è prevista l’assunzione di oltre 10 ulteriori unità di personale.
Il team di Alkivio è composto da Fulvio Puzone, in arrivo dal Trasferimento Tecnologico di IIT ed oggi amministratore delegato, Malena Oliveros, Maria Genovese ed Alexander Davis ricercatori IIT ed esperti di materiali innovativi divenuti Product Developer Alkivio che si dedicheranno all’attività di ricerca, sviluppo e produzione. Il team operativo è strettamente affiancato dalla Novacart presente ampliamente nel board della società.