Daniele Novara: occupare liceo Tasso? Un atto di amore degli studenti
Daniele Novara: occupare liceo Tasso? Un atto di amore degli studentiRoma, 23 gen. (askanews) – “Nel Liceo Tasso di Roma, così come in tante scuole italiane, gli studenti e le studentesse tornano a fare occupazione e già si parla di dure sanzioni: sospensioni, 5 in condotta, bocciatura. Ma davvero occupare le scuole è un gesto così grave?”. A chiederselo è Daniele Novara, noto pedagogista, il quale propone un diverso punto di vista: “Gli studenti che occupano le scuole manifestano un atto di amore straordinario nei confronti della scuola stessa”.
“Certamente gli atti vandalici vanno sanzionati, ma l’idea di occupare un istituto rappresenta un incredibile patrimonio di interesse e sensibilità verso questa istituzione, che si concretizza con autogestioni, dibattiti, incontri e discussioni. Come successe ai tempi del Covid, quando gli studenti furono in prima linea a chiedere la riapertura, lo stesso accade a fronte delle incredibili difficoltà della scuola, alle sue lentezze, all’abbarbicamento nel passato, all’uso di metodi superati – continua Novara, sottolineando – Occupare non è semplice trasgressione ma un grido di amore e di dolore. La richiesta è chiara: poter vivere la scuola come un momento di ricerca, di conoscenza reale, di scoperta, di passione, di interesse, uscendo dai binari del passato, del giudizio, dei voti preclusivi, della scuola come gara”. “Ecco quindi che i ragazzi e le ragazze rifiutano di andare a scuola per vedere chi è il più bravo, chi prende i voti più alti”, conclude il pedagogista “E fanno bene”.
La scuola non è una gara è un concetto che verrà ribadito il 20 Aprile durante il convegno nazionale del CPP Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti di cui lo stesso Daniele Novara è fondatore e direttore.