Dario Signorini: in Argentina la più grande comunità italiana all’estero
Dario Signorini: in Argentina la più grande comunità italiana all’esteroRoma, 15 gen. (askanews) – (di Pierluigi Allotti) Dario Signorini, avvocato, nato in Argentina e discendente di italiani provenienti dalla Lombardia, è dal 2015 presidente del Comites di Buenos Aires. Rieletto nel 2021 per un secondo mandato consecutivo, il suo lavoro in seno al Comites è iniziato nel 1997, quando vi entrò come membro cooptato. I Comites – Comitati per gli italiani all’estero – sono organi rappresentativi elettivi che si possono costituire per legge nelle circoscrizioni consolari con oltre 3 mila italiani iscritti all’AIRE (Anagrafe degli italiani residenti all’estero). Askanews ha incontrato Signorini.
La comunità italiana in Argentina è certamente una delle più grandi e importanti. Quanti sono i nostri connazionali residenti in Argentina (cittadini italiani e argentini di origine italiana) e che peso hanno nella vita politica ed economica del Paese. ‘Il numero dei connazionali italiani in Argentina è di circa un milione e 300 mila, di cui poco più di 400 mila risiedono nella Circoscrizione Consolare Buenos Aires. Nel 2024, solo in questa giurisdizione sono stati effettuati circa 16 mila nuovi riconoscimenti di cittadinanza italiana. Questi dati confermano che, dopo l’Italia, l’Argentina è il paese con il maggior numero di cittadini italiani residenti. Inoltre, si stima che circa 25 milioni di argentini siano di origine italiana, il che rappresenta quasi la metà della popolazione nazionale. L’influenza della comunità italiana nella vita politica ed economica dell’Argentina è stata significativa nel corso della storia e continua ad essere rilevante oggi. Gli italiani hanno sviluppato diverse industrie e commerci, nonché lavori nel settore agricolo e dell’allevamento. Sarebbe impossibile elencare il numero di imprese, imprenditori e piccole e medie imprese (PMI) che sono nate e prosperate nel paese per mano di qualche famiglia italiana. È importante ricordare che, nella gesta rivoluzionaria del 1810, Don Manuel Belgrano, di origine genovese, fece parte della Prima Giunta di Governo. Belgrano, avvocato e padre della patria argentino, ha creato la bandiera nazionale, combattuto in diverse battaglie, fondato scuole, liberato schiavi e promosso l’uguaglianza dei diritti per le donne. Altri membri della Prima Giunta di Governo con ascendenza italiana e fondatori della Nazione Argentina, furono Manuel Alberti e Juan José Castelli. Inoltre, nel corso della storia, l’Argentina ha avuto diversi presidenti di origine italiana, come Arturo Illia (origine lombarda), Arturo Frondizi (origine umbra), Mauricio Macri (di origine calabrese) e l’attuale presidente Javier Milei, che ha recentemente ottenuto il riconoscimento della sua cittadinanza italiana. Un altro fatto storico importante, che non può essere ignorato, è che il generale Juan Domingo Perón fece la sua formazione in Italia e ha finito per fare discorsi politici, soprattutto nelle sue 1°e 2° presidenze in Argentina, interamente in lingua italiana. Cioè, che, nel corso della storia, abbiamo avuto rappresentanti prominenti nella politica, la scienza, l’istruzione, e varie professioni relative all’attività umanitaria. Possiamo affermare che l’italiano in Argentina, lungo le varie ondate migratorie, ha contribuito alla formazione di un DNA i cui valori fondamentali sono la fede, la famiglia, il lavoro e la passione’.
Quali sono le attività del Comites? ‘Istituito nel 1985, il Comites degli Italiani all’estero costituisce l’organo rappresentativo della comunità italiana che risiede fuori dal paese. Il Comites promuove iniziative su questioni relative alla vita sociale, culturale, sanitaria, educativa, professionale, ricreativa e sportiva della comunità italiana residente in ogni circoscrizione. Inoltre, il Comites collabora con le autorità consolari nella tutela dei diritti e degli interessi dei connazionali residenti all’estero, nel rispetto delle norme stabilite dalle autorità locali, delle leggi del diritto internazionale e della legislazione comunitaria. In questo senso possiamo elencare diverse attività promosse da questo Comites di Buenos Aires in quest’ultimo anno 2024. Abbiamo editato diversi libri, tra cui uno in omaggio al Dott. René Favaloro prestigioso cardiochirurgo (creatore del by-pass), la cui famiglia era di origine siciliana, un altro in omaggio al Dott. Manuel Belgrano, libri che hanno a che fare con storie di migranti. Un’altra pubblicazione importante che abbiamo fatto nel 2024 è il libro ‘L’Hotel degli invisibili’, che in formato di comic racconta la storia di un piccolo ragazzo che ha dovuto emigrare in Argentina con la sua famiglia a seguito della guerra. Questo libro ha nel suo prologo un messaggio scritto dal vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani. Per quanto riguarda l’aspetto formativo ed educativo, portiamo avanti la Diplomatura ‘Studio e gestione delle istituzioni italiane in Argentina’, impartita presso il Centro Italo Argentino di Alti Studi (CIAAE) dell’Università di Buenos Aires (UBA), che ha come obiettivo quello di formare giovani come futuri dirigenti delle Associazioni Italiane in Argentina. Sempre nel 2024 abbiamo creato la Cattedra Italia all’interno della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Belgrano (UB), con l’obiettivo di diffondere e generare spazi di scambio sulla cultura, politica e attualità dell’Italia e sui suoi legami con l’Argentina. In questa Cattedra abbiamo ricevuto quest’anno come espositori, per esempio, a figure di rilievo come il Dott. Raffaele Marchetti Vice Decano dell’Università LUISS Guido Carli e al Console Reggente d’Italia a Buenos Aires Dott. Antonio Puggioni che ha tenuto una conferenza sulla carriera diplomatica italiana. Il Comites di Buenos Aires dispone anche di una radio in streaming per la diffusione di attività, cultura e musica italiane. Abbiamo un’attività culturale molto attiva, che comprende mostre d’arte come quelle che organizziamo nell’ambito della Facoltà di Giurisprudenza dell’UBA, con più di 90 artisti partecipanti e 180 opere e un’altra nella UB, Un po’ più ristretta, con 35 artisti partecipanti e oltre 50 opere esposte. Inoltre, nella nostra sede, offriamo uno spazio dove vengono periodicamente effettuate presentazioni di libri di importanti autori italiani contemporanei, per avvicinarli ai connazionali residenti in Argentina. Partecipiamo ogni anno a festival organizzati localmente, come ‘Buenos Aires celebra l’Italia’ e il ‘Festival delle radici italiane’, con un afflusso di circa 18 mila persone. Nell’aprile del 2024 insieme al Consolato Generale abbiamo organizzato la seconda ‘Maratana’, un’attività sportiva e ricreativa che in questa occasione ha riunito più di 4 mila corridori e le loro famiglie, che si sono avvicinati per trascorrere una giornata in comunità celebrando l’italianità. In ambito sanitario, è mantenuta una convenzione di assistenza con l’Ospedale Italiano di Buenos Aires, uno dei più prestigiosi del Sud America, per offrire servizi ai concittadini italiani. Finalmente, quest’anno, è stato creato il Museo dell’Immigrazione Italiana in Argentina, attualmente in costruzione vicino alla statua di Cristoforo Colombo sul Molo Puerto Argentino. Questo museo sarà multimediale, interattivo e multisensoriale, ispirato al Museo dell’Emigrazione di Genova’.
Come viene vissuto, dagli italiani d’Argentina, il legame con la madrepatria. C’è interesse verso quello che avviene in Italia? E come è cambiato questo rapporto, rispetto al passato, dopo l’avvento di Internet e soprattutto dei social media. Si sono accorciate le distanze? ‘Il legame è sempre attivo e permanente e nell’ultimo anno più stretto ancora al punto che coinvolge autorità della Repubblica italiana in visita ufficiale in Argentina e generando importanti accordi di scambio. Gli italiani e i discendenti italoamericani in Argentina seguono attentamente le notizie e le novità politiche e culturali della loro terra d’origine. Nel 2024, abbiamo ricevuto la visita della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il Ministro degli Affari Esteri Tajani, e diversi funzionari della Farnesina, come il Direttore Generale per gli Italiani all’Estero, Luigi Maria Vignali. Siamo stati visitati anche nel febbraio 2024 dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Nel mese di marzo abbiamo ricevuto nel porto di Buenos Aires la Fregata Scuola Amerigo Vespucci, dopo 70 anni di non toccare queste acque. Durante il suo soggiorno a Buenos Aires, la nave ha organizzato diverse attività, tra cui: Visite all’interno della nave, Mostre fotografiche, Proiezioni di cinema italiano, Concerti di artisti italiani. Contemporaneamente abbiamo organizzato molteplici eventi aperti a tutti i pubblici che hanno avuto la partecipazione di alunni delle scuole paritarie della Circoscrizione di Buenos Aires. (Cinque scuole paritarie e più di una decina di scuole con lingua e cultura italiana curriculari). Il legame, come detto, è permanente e le parole della premier Giorgia Meloni al Teatro Coliseo di Buenos Aires (l’unico teatro di proprietà dello Stato italiano fuori dall’Italia) lo esprimono chiaramente: ‘In questo teatro… è uno dei simboli del legame tra Italia e Argentina, perché l’Italia e l’Argentina sono due nazioni sorelle, sono nazioni sorelle di una fratellanza che è cominciata ancora prima che l’Italia e l’Argentina guadagnassero la loro indipendenza, una fratellanza che è stata costruita dall’amore, dalla dedizione, dal sacrificio di quegli italiani che nonostante fossero lontani da casa non hanno mai dimenticato le loro origini e hanno continuato a tramandare quella tradizione di generazione in generazione. Così l’Italia per quei milioni di persone che discendono dagli italiani, anche per quelle che in Italia magari non sono mai state continua a essere per usare la definizione di un eroe del nostro risorgimento la patria del cuore la casa. La casa è quel posto che i tuoi piedi possono lasciare ma il tuo cuore non lascia mai. Quel legame è la base di quello che oggi ancora può essere un rapporto molto forte tra Italia e Argentina, deve essere un rapporto molto più forte tra Italia e Argentina…’ ‘…perché voi avete sempre fatto la vostra parte, la politica forse non l’ha fatto sempre. Sono qui per colmare quella assenza, per riannodare, per rafforzare i fili di questo rapporto.’ Questo dimostra che dalle autorità c’è un particolare interesse per quello che succede in Argentina e nella cultura italiana. Ma oltre a questo ci sono i legami familiari, che ora, grazie alla tecnologia mantengono la relazione diretta online e anche i molteplici accordi di scambio a livello universitario che attualmente permettono di ottenere la doppia laurea per esempio presso l’UBA e l’UB. Abbiamo anche una sede dell’Università di Bologna a Buenos Aires che fornisce ai giovani strumenti moderni per collegare i due paesi. Crediamo che l’integrazione sia permanente e ci permette di prevedere che in futuro questi legami saranno ancora più intensi’.
Perché è importante far conoscere le collettività italiane all’estero, un mondo forse misconosciuto in Italia. E che apporto possono dare gli italiani all’estero al sistema Paese. ‘Come ha sottolineato la premier Meloni nella sua ultima visita in Argentina, ogni italiano che si trova fuori dalla sua patria agisce da vero ambasciatore, facilitando lo sviluppo di legami commerciali, culturali e di ogni genere, rafforzando così il Sistema Paese. Ha detto la premier: ‘Voglio dirvi che l’Italia ci sarà sempre perché è importante per voi ma perché è importante per lei. I nostri italiani, i figli d’italiani sparsi nel mondo sono la più straordinaria rete diplomatica che noi abbiamo mai avuto e dobbiamo saper fare per loro quello che loro hanno saputo fare per noi. Questa è una promessa che vi faccio per oggi e per il futuro. Viva l’Italia, viva l’Argentina, viva il nostro legame’.’