Dazi Usa, Rutte (Nato): no impatto su nostra deterrenza collettiva
Dazi Usa, Rutte (Nato): no impatto su nostra deterrenza collettivaMilano, 3 feb. (askanews) – I dazi “sono assolutamente convinto che non avranno un impatto sulla nostra deterrenza collettiva” e comunque “ci sono più cifre e numeri da guardare”. Così rispondendo a una domanda ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte, , al quartier generale della Nato con il premier britannico Keir Starmer, oggi in conferenza stampa moderata da Allison Hart, attuale portavoce Nato.
Il quesito riguardava il fatto che “Canada e Stati Uniti, sono sull’orlo di una guerra commerciale”, in base a quanto affermato dal giornalista in sala. Il tutto sull’onda delle forti polemiche in seguito ad alcune dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump sul Canada. Rutte ha anche precisato che “ci sono sempre problemi tra gli alleati. Non è mai sempre tranquillo e felice. Ci sono sempre problemi, a volte più grandi, a volte più piccoli. Ma sono assolutamente convinto che non toglierà la nostra determinazione collettiva a mantenere forte la nostra deterrenza”. E quando “si parla di commercio”, è interessante vedere il surplus commerciale (di difesa, ndr) degli Stati Uniti in Europa: “dal 2022 vendono più all’Europa di quanto vendiamo a loro, e il surplus netto è di 180 miliardi di dollari dal 2022”, ha dichiarato il segretario generale dell’Alleanza.
Oggi Rutte ha inoltre definito la Gran Bretagna “un fedele alleato”. Con Starmer era stato ha anche preso parte ai lavori della riunione informale del Consiglio europeo sulla difesa. E ha fissato alcuni punti. In particolare la produzione di difesa da potenziare. “L’Ue, compresi i grandi Paesi come l’Italia e la Spagna, e la Norvegia al di fuori dell’Ue, ovviamente, ma anche, naturalmente, la Francia e poi la Turchia: tutti questi grandi paesi con una grossa base industriale della difesa devono aumentare la produzione di difesa”, ha detto. Senza entrare nel merito delle iperboli della nuova amministrazione Usa – spesso destinate a distrarre l’attenzione – Rutte ha anche sgonfiato nuovamente le polemiche sulle dichiarazioni di Trump in merito alla Groenlandia. “E sulla Groenlandia, ho già detto, penso sia molto utile che il presidente Trump ci ha avvisato del fatto che quando si tratta dell’Alto Nord, c’è una questione geopolitica e strategica in gioco. Direi che non si tratta solo della Groenlandia. Questo ha a che fare con la Finlandia. Ha a che fare con la Svezia, la Norvegia, l’Islanda, sì, la Groenlandia – e quindi la Danimarca – anche il Canada, e anche gli Stati Uniti. E chiaramente, collettivamente come Alleanza, vedremo sempre il modo migliore per assicurarci di poter affrontare queste sfide”.
Il tutto in un contesto globale molto competitivo, dove non è dato abbassare la guardia. “Le campagne di destabilizzazione russa nei Paesi alleati sono in aumento”, ha dichiarato Rutte in conferenza stampa. “Hanno preso di mira le infrastrutture digitali, i funzionari britannici e persino il vostro Servizio Sanitario Nazionale (britannico, ndr). Proprio il mese scorso, ancora una volta, avete rilevato una nave spia russa nelle acque britanniche, e avete chiarito a Mosca che tali atti sfacciati erano semplicemente inaccettabili. Per fermare questi attacchi, una volta per tutte, dobbiamo alzare la posta in gioco e assicurarci che la nostra deterrenza non lasci spazio ai dubbi. Possiamo farlo investendo ancora di più in difesa” ha aggiunto secondo quanto trasmesso dalla Alleanza. Rutte ha spesso sottolineato i collegamenti tra Russia, Cina, Nordcorea e Iran, mettendo in chiaro che le sfide non arrivano da un solo Paese. Ma oggi ha dato anche un grosso slancio alla speranza: “Durante la seconda guerra mondiale, le fabbriche nel Regno Unito e negli Stati Uniti produssero miliardi di munizioni. Questo era prima della digitalizzazione e dell’automazione. Con tutte le forze della produzione britannica, immaginate cosa potremmo ottenere ora. Le sfide che affrontiamo sono complesse, ma insieme nella Nato non c’è nulla che non possiamo fare” ha affermato.