De Luca chiama in piazza a Roma domani Sindaci Sud: Governo nemico Mezzogiorno
De Luca chiama in piazza a Roma domani Sindaci Sud: Governo nemico MezzogiornoRoma, 15 feb. (askanews) – Contro l’autonomia differenziata e per chiedere lo sblocco dei Fondi di Sviluppo e Coesione. Sono questi i due obiettivi della manifestazione convocata per domani a Roma dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha chiamato all’appello tutti i sindaci del Sud Italia, tutte le forze politiche, e tutti i rappresentanti parlamentari. “Questa non è una battaglia di partito, quindi, abbiamo invitato tutti i parlamentari campani, e meridionali, ad essere presenti e dare un contributo”, ha detto nei giorni scorsi il governatore campano.
“Stiamo difendendo i nostri territori, le nostre imprese, le nostre famiglie, i nostri figli, non le bandiere di partito. Noi facciamo una battaglia per il nostro territorio, per difendere la dignità del del Sud, che questo governo ha danneggiato enormemente”, ha aggiunto De Luca. Intanto ieri, il ministro per le Politiche di coesione, Raffaele Fitto, per cercare di ‘disinnescare’ la manifestazione di domani, ha incontrato una delegazione di Anci Campania guidata dal presidente Carlo Marino, con la partecipazione dei vicepresidenti – Antonio Del Giudice, Massimo Pelliccia e Luigi Carbone – del segretario generale Nello D’Auria, del coordinatore Piccoli Comuni, Stefano Pisani e del sindaco di Benevento, Clemente Mastella. I primi cittadini campani hanno chiesto al ministro “la riapertura del tavolo tecnico con la Regione Campania per arrivare, in tempi rapidi e certi, all’Accordo di Coesione”. Da parte sua Fitto ha ricordato che “il tavolo tecnico resta comunque aperto e finalizzato all’accordo”.
Mastella, che domani sarà presente alla manifestazione nella Capitale, ha detto di augurarsi “già sabato un incontro di pacificazione istituzionale tra il ministro Fitto e il governatore della Campania, anche perché se non si arriva a questo tutto andrà a discapito dei Comuni con il rischio davvero di una sorta di insurrezione dei Comuni stessi”.