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Decreto Agricoltura all’esame del cdm, ecco le misure previste

Decreto Agricoltura all’esame del cdm, ecco le misure previsteRoma, 6 mag. (askanews) – E’ iniziato al consiglio dei Ministri l’esame del decreto Agricoltura messo a punto dal Masaf e dal ministero dell’Ambiente. Il decreto legge contiene “Disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale”. Al suo interno, secondo quanto previsto dall’ultima bozza in possesso di Askanews, c’è anche la concessione di un contributo sotto forma di credito di imposta, nel limite di spesa complessivo di 250 milioni di euro per l’anno 2024 alle imprese attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli nel settore della pesca e dell’acquacoltura, che effettuano l’acquisizione di beni strumentali destinati a strutture produttive nelle zone assistite (area Zes unica).



Ancora, la bozza di decreto stanzia un milione di euro in più per il 2024 al Fondo per il sostegno alle imprese agricole colpite dalla flavescenza dorata della vite; prese aiuti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura che hanno ridotto di almeno il 20% il fatturato nel 2023, che potranno sospendere per 12 mesi i mutui e i finanziamenti rateali. Ma è previsto anche che le risorse del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura possono essere destinate nel limite complessivo di 32 milioni di euro ai produttori di grano duro e dell’intera filiera produttiva. C’è anche uno stanziamento di dieci milioni di euro annui per incrementare il Fondo per la sovranità alimentare nel 2025 e 2026 e risorse pari a venti milioni di euro per contrastare la diffusione della peste suina africana. Ancora, il decreto torna a occuparsi dell’emergenza granchio blu, stanziando altri 10 milioni di euro a sostegno delle imprese danneggiate e istituendo un Commissario straordinario fino al 2026. Risorse in aumento di 2 milioni di euro nel 2024 anche per le aziende colpite dalla moria del kiwi.


Inoltre, il decreto stabilisce l’assorbimento del Sian, il sistema informativo agricolo nazionale, in Agea (con tutto il relativo personale) e finanzia con 3 milioni di euro l’anno fino al 2026 il potenziamento dei servizi informatici di Ismea per rafforzare il contrasto alle pratiche sleali. Rispetto alle bozze precedenti è ancora in fase di elaborazione e non ci sono riferimenti scritti al discusso stop alla installazione degli impianti fotovoltaici su terreni agricoli. Dalla bozza scompare al momento anche l’avvio del registro telematico dei cereali.