Milano, 7 apr. (askanews) – “Finalmente qualcosa si muove, vengono adottate misure capaci di rendere più efficace l’azione del governo e delle Regioni dando la priorità alla realizzazione degli interventi più urgenti e di rapida attuazione. Anche le semplificazioni per la costruzione di invasi per trattenere le acque piovane, le attività di riutilizzo delle acque reflue depurate e per la realizzazione di impianti di desalinizzazione, sono salutate dal nostro mondo come utili se non addirittura indispensabili”. Così la presidente di Federvini, Micaela Pallini, ha accolto l’iniziativa del governo di varare il Decreto siccità, misura che prevede, tra l’altro, la nascita della Cabina di regia incardinata presso la presidenza del Consiglio e presieduta dal ministro delle Infrastrutture.
“La nomina di un Commissario straordinario, dotato di poteri sostitutivi, consentirà inoltre – ha aggiunto – interventi qualora si verificassero ritardi nella realizzazione: i nostri vigneti non possono attendere i tempi lunghi, e a volte addirittura i tempi morti, della burocrazia” “Abbiamo raccolto da tanti associati le grida di aiuto perché, anche in regioni tradizionalmente senza problemi, per mesi non ha piovuto e non sono stati previsti strumenti compensativi” ha proseguito Pallini, ricordando che “in molte zone quindi c’è rischio serio di compromettere il raccolto”. “Dopo un 2022 caratterizzato da scarse precipitazioni e un inverno povero di neve, il 2023 si annuncia complicato anche per il settore vitivinicolo, che da solo vale 13 miliardi di fatturato, di cui 8 miliardi da export” ha evidenziato la presidente di Federvini, concludendo “abbiamo rappresentato la gravità della situazione ai molti esponenti del governo in occasione del Vinitaly e ricevuto rassicurazioni di un pronto intervento, di cui ieri abbiamo avuto il primo positivo riscontro”.