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Depositato ricorso Corte Giustizia Ue strumenti controllo pesca

Depositato ricorso Corte Giustizia Ue strumenti controllo pescaRoma, 11 mar. (askanews) – Oggi il Governo italiano, su proposta del ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, ha depositato il ricorso alla Corte di Giustizia dell’Unione europea, avverso il Regolamento (UE) 2023/2842 del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 novembre 2023 per quanto attiene ai controlli nel settore della pesca.



Rispetto al Regolamento che rende obbligatorio l’utilizzo da parte dei pescherecci di strumenti di controllo elettronico a distanza, in particolare telecamere a circuito chiuso (CCTV) e la registrazione elettronica delle catture, il Governo Meloni aveva già espresso voto contrario in sede di approvazione. “L’Italia è la Nazione che è stata maggiormente penalizzata dalle norme Ue sulla pesca – spiega in una nota il ministro Lollobrigida – i nostri pescatori sono stati quelli più colpiti come dimostra il calo delle marinerie del 40% che si è verificato nell’ultimo decennio. Avevamo promesso alle associazioni di settore e alle organizzazioni sindacali che avremmo verificato, insieme all’Avvocatura dello Stato, l’esistenza dei presupposti per impugnare il provvedimento e siamo abituati a mantenere le promesse”.


“Il Governo Meloni non è disponibile – conclude Lollobrigida – a subire decisioni che non ricercano un giusto equilibrio tra sostenibilità ambientale, economica e sociale e che peraltro riteniamo possano violare le norme sulla privacy dei pescatori, anche tenuto conto del principio di proporzionalità, nonché le regole della concorrenza”.