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Desk Romania: da Treviso parte il servizio per le imprese italiane

| Redazione StudioNews |

Desk Romania: da Treviso parte il servizio per le imprese italianeRoma, 22 feb. (askanews) – Il primo passo per la nascita del Desk Romania, primo esempio in Italia di pacchetto completo di servizi di consulenza e supporto alle imprese associate per cogliere le nuove opportunità commerciali e di investimento sul mercato romeno, è stato fatto. La firma dell’intesa tra Confindustria Veneto Est e Confindustria Romania è avvenuta nella cornice di Palazzo Giacomelli a Treviso, dove decine di imprenditori hanno dimostrato interesse verso quello che sarà “un nuovo anello e un nuovo strumento al servizio dell’interazione economica e imprenditoriale” tra Italia e Romania, come ha spiegato all’indomani dell’evento il presidente di Confindustria Romania Giulio Bertola ad askanews.
Un’intesa che fonda le sue basi su un interscambio tra Veneto e Romania di oltre 3,1 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2022 (Italia 14,1 miliardi), con 600 milioni in più rispetto al peridio pre-Covid (+23,9%). Dati che si sposano con gli oviettivi del Pnrr da 29,2 miliardi: transizione digitale ed ecologica, ammodernamento dell’infrastruttura ferroviaria e di trasporto, decarbonizzazione e sviluppo di fonti rinnovabili; coesione sociale e territoriale; sanità ed educazione.
Opportunità che le imprese italiane e venete in particolare, potranno intercettare nel piano varato dalla Romania in attuazione del Next Generation Eu, per consolidare una presenza che vede già l’Italia come secondo partner commerciale (dopo la Germania), primo investitore estero per numero di imprese registrate, nei settori agroindustriale, manifatturiero, energia, tessile, trasporti.
“Abbiamo scelto una parola semplice nella forma, Desk, ma che nella sostanza rivisita completamente il rapporto operativo e di collaborazione tra le rappresentanze internazionali di Confindustria Est Europa e quelle territoriali in Italia – sottolinea Bertola – Un Desk che rivede e rende più operativa la continuità di questa interazione economica tra i due Paesi in un momento in cui le inaspettate crisi, prima pandemica e poi del conflitto, ci hanno insegnato che le decisioni devono essere più veloci e l’informazione che arriva agli imprenditori deve essere autorevole”.
Gli imprenditori che decidono di affacciarsi a un mercato nuovo, in questo caso quello romeno “devono poter contare su organizzazioni stabili e affidabili, come Confindustria Romania”, la più grande tra le rappresentanze confindustriali di Est Europa e con 20 anni di esperienza e un Consiglio generale di quasi 30 membri appena nominato e ampliato proprio per “accogliere la progettualità Italia-Romania”, aggiunge il presidente.
Il Desk Romania, primo di una strategia che si inserisce completamente e a pieno titolo nell’operatività di Confindustria Est Europa, la federazione che racchiude in sé 11 rappresentanze estere, avrà la mission “di estendere la qualità dell’assistenza e della competenza che gli associati di Confindustria Veneto Est trovano nella loro territoriale anche all’estero e creare un filo conduttore fatto di competenze e qualità tutte italiane anche all’estero”, conclude Bertola.
“Tra Romania e Veneto c’è un rapporto storico consolidato, tra le persone, le imprese e le rappresentanze associative, che proprio a Treviso hanno costituito il loro primo nucleo italo-romeno – ha dichiara Alessandra Polin, Consigliere Delegato Confindustria Veneto Est per l’Internazionalizzazione -. Una relazione che è preziosa, in questa fase in cui le imprese tendono ad accorciare le catene di fornitura per metterle in sicurezza, con un nearshoring in realtà sempre esistito”.
Una relazione e opportunità di investimento che possono “rappresentare il volano per un ulteriore consolidamento della presenza imprenditoriale italiana e veneta. E diventare anche la base per poter dare il nostro contributo alla ricostruzione della vicina Ucraina che va ben oltre i soli interessi economici”.
In tempi di crisi della supply chain, accorciamento delle reti di fornitura e nearshoring, i legami già stretti con l’area Est Europa-Balcani sono destinati a rafforzarsi, anche per gli effetti geopolitici della guerra in Ucraina. Lo conferma l’interscambio dell’area vasta Padova, Treviso, Venezia e Rovigo con la Romania che nei primi nove mesi del 2022 ha sfiorato i 2 miliardi (1.992 milioni), con un balzo di 432 milioni in più rispetto all’analogo periodo 2019 (+27,7%). Con 942 milioni di esportazioni e importazioni per 1.049 milioni nei primi nove mesi, vale il 64% dell’interscambio totale del Veneto e il 14,1% di quello nazionale. E si avvia a mettere a segno un nuovo massimo a consuntivo dell’anno, si legge nella nota a valle dell’evento di firma dell’intesa.
Il nuovo Desk Romania offrirà alle oltre 5.000 imprese associate a Confindustria Veneto Est un orientamento mirato e operativo alle nuove opportunità commerciali e di investimento nel Paese esteuropeo, con ricerche di mercato e di partner industriali, missioni imprenditoriali, ricerca di personale, informazioni su progetti, appalti e bandi nell’ambito del proprio Pnrr. Ma anche outlook economici e geopolitici, assistenza nelle relazioni istituzionali o governative, amministrative e burocratiche, report di affidabilità finanziaria e commerciale dei potenziali partner locali.
All’evento sono intervenuti oltre alla dottoressa Polin e al presidente Bertola, il Console Generale di Romania a Trieste Cosmin Lotreanu, il Console Onorario Generale di Romania Mario Moretti Polegato, la Presidente di Confindustria Est Europa Maria Luisa Meroni, il Presidente Maschio Gaspardo SpA Mirco Maschio, l’Amministratore Delegato Metalmont SpA Iacopo Meghini. (di Daniela Mogavero)