Distilleria Pallini lancia in Italia il limoncello analcolico
Distilleria Pallini lancia in Italia il limoncello analcolico
Fatturato 2022 18 mln (+26%). Ora punta su export e offerta spirits
Milano, 15 mar. (askanews) – Pallini lancia sul mercato italiano “Limonzero”, la prima versione no alcol del suo limoncello, secondo a livello mondiale per vendite globali, leader nella categoria premium, che nel 2022 ha segnato un +35% nelle vendite.
Dopo aver chiuso il 2022 con un fatturato di oltre 18 milioni di euro (+26% sul 2022), l’85% del quale realizzato con l’export attraverso cento referenze (tra sciroppi, amari, bagne per pasticceria, liquori e distillati) distribuite in 45 Paesi del mondo, la storica distilleria romana punta oggi ad espandersi ulteriormente oltreconfine e a consolidarsi nei segmenti premium e superpremium con prodotti che completino la sua offerta. L’obiettivo è quello “di consolidare sia il posizionamento del gruppo come produttore di liquori tradizionali italiani che l’attività di distributori di marchi d’eccellenza sul territorio italiano”.
“Limonzero” avrà la filiera produttiva tracciata in blockchain e certificata. “Siamo i primi a farlo, questa nuova formula abbraccia il nostro classico gusto di limoncello, ma con zero alcool, preparato con infuso di limone di Amalfi, senza glutine e nessun colorante artificiale” ha dichiarato Micaela Pallini, da dieci anni al timone dell’azienda e dal 2021 presidente di Federvini, sottolineando che “una volta equilibrato il limoncello, la formula si arricchisce di un tocco di zenzero naturale e, inoltre, gli olii essenziali estratti a freddo di scorza di limone vengono miscelati per ottenere l’aroma deciso e fragrante del Limone Sfusato IGP proveniente direttamente dalle terrazze della Costiera amalfitana”.
Parallelamente, Pallini lancerà sul mercato estero uno dei suoi amari di punta (“Amaro Formidabile), acquisito lo scorso anno dal liquorista romano Armando Bomba e prodotto e imbottigliato nei propri stabilimenti. “Per noi guardare all’estero – ha sottolineato la presidente – è un passaggio naturale, considerando che sono sempre più i consumatori di questi Paesi ad apprezzare gli amari italiani”.
La società ha infine spiegato anche di voler proseguire nell’ampliamento dell’attività di distribuzione grazie a un progressivo allargamento della gamma dei prodotti in portafoglio, puntando principalmente su “aziende familiari con una visione di sviluppo a lungo termine”. Come nel caso dei londinesi Berry Bros & Rudd, produttori di “Gin No.3”, il London Dry Gin distillato di casa Pallini.
Dopo aver chiuso il 2022 con un fatturato di oltre 18 milioni di euro (+26% sul 2022), l’85% del quale realizzato con l’export attraverso cento referenze (tra sciroppi, amari, bagne per pasticceria, liquori e distillati) distribuite in 45 Paesi del mondo, la storica distilleria romana punta oggi ad espandersi ulteriormente oltreconfine e a consolidarsi nei segmenti premium e superpremium con prodotti che completino la sua offerta. L’obiettivo è quello “di consolidare sia il posizionamento del gruppo come produttore di liquori tradizionali italiani che l’attività di distributori di marchi d’eccellenza sul territorio italiano”.
“Limonzero” avrà la filiera produttiva tracciata in blockchain e certificata. “Siamo i primi a farlo, questa nuova formula abbraccia il nostro classico gusto di limoncello, ma con zero alcool, preparato con infuso di limone di Amalfi, senza glutine e nessun colorante artificiale” ha dichiarato Micaela Pallini, da dieci anni al timone dell’azienda e dal 2021 presidente di Federvini, sottolineando che “una volta equilibrato il limoncello, la formula si arricchisce di un tocco di zenzero naturale e, inoltre, gli olii essenziali estratti a freddo di scorza di limone vengono miscelati per ottenere l’aroma deciso e fragrante del Limone Sfusato IGP proveniente direttamente dalle terrazze della Costiera amalfitana”.
Parallelamente, Pallini lancerà sul mercato estero uno dei suoi amari di punta (“Amaro Formidabile), acquisito lo scorso anno dal liquorista romano Armando Bomba e prodotto e imbottigliato nei propri stabilimenti. “Per noi guardare all’estero – ha sottolineato la presidente – è un passaggio naturale, considerando che sono sempre più i consumatori di questi Paesi ad apprezzare gli amari italiani”.
La società ha infine spiegato anche di voler proseguire nell’ampliamento dell’attività di distribuzione grazie a un progressivo allargamento della gamma dei prodotti in portafoglio, puntando principalmente su “aziende familiari con una visione di sviluppo a lungo termine”. Come nel caso dei londinesi Berry Bros & Rudd, produttori di “Gin No.3”, il London Dry Gin distillato di casa Pallini.