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Dl Cutro, notte incandescente con primi ok. Nodi vanno a dopo Pasqua

| Redazione StudioNews |

Dl Cutro, notte incandescente con primi ok. Nodi vanno a dopo Pasqua


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Roma, 6 apr. (askanews) – Clima incandescente in commissione Affari costituzionali del Senato nella seduta di stanotte sul dl Cutro. Dopo vari stop and go, il giorno successivo al vertice che si è tenuto a Palazzo Chigi si sono cominciati a votare gli emendamenti al decreto sui migranti. Una seduta terminata con un blitz del governo che ha portato Pd e Avs ad abbandonare i lavori.

Il rappresentante del governo, il sottosegretario agli Interni Nicola Molteni, ha portato i pareri sui primi tre articoli (sui flussi, i nulla osta e le quote di lavoratori stranieri) tra le proteste dell’opposizione che ha contestato un modo di procedere che tiene al ‘buio’ le intenzioni sui capitoli più spinosi come quelli sulla protezione speciale e sui Cpr, su cui la Lega punta ad un ulteriore inasprimento. Sei ore di seduta, la cui prima parte è andata avanti a singhiozzo con le minoranze che hanno messo in atto l’ostruzionismo prendendo la parola su ogni emendamento. Poche le modifiche approvate ma alcune significative. In particolare, un testo riformulato dal governo che prevede maggiori ingressi per i lavoratori stranieri, anche a carattere stagionale, dagli Stati con cui si firmano intese per i rimpatri.

Una novità che ha reso il clima incandescente e che ha visto Pd e Avs abbandonare i lavori per protesta “contro il merito ma anche il metodo”. I due partiti hanno contestato come “grave violazione del regolamento” il fatto che l’esecutivo abbia inserito in un emendamento un tema che non c’entrava nulla escludendo la possibilità di subemendarlo. Una posizione definita pretestuosa dal presidente della commissione Alberto Balboni (Fdi): “hanno cercato lo scontro in ogni modo fin dall’inizio della seduta. Visto che non ci riuscivano si sono arrampicati sugli specchi e si sono aggrappati a questo pretesto”. Tra gli emendamenti approvati due proposte gemelle di Pd e Avs che introducono “quote dedicate ad apolidi e a rifugiati riconosciuti dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati o dalle autorità competenti nei Paesi di primo asilo o di transito” e altrettante di Fdi e Fi (quest’ultimo sottoscritto da Az-Iv) che prevedono “programmi di formazione professionale e civico-linguistica per la selezione e la formazione di lavoratori direttamente nei paesi di origine”.

I lavori sono terminati attorno alla mezzanotte e la commissione Affari costituzionali si è riaggiornata a martedì della prossima settimana, alle ore 18. Concluso l’esame delle proposte di modifica sui primi tre articoli, è rinviata dunque a dopo Pasqua la parte più spinosa del provvedimento su cui è in atto un confronto tutto interno alla maggioranza e su cui sono attese proposte di sintesi del governo.