Dl Pnrr, da Camera sì a fiducia con 196 voti a favore
Dl Pnrr, da Camera sì a fiducia con 196 voti a favoreRoma, 19 apr. (askanews) – Con 196 voti a favore, 147 voti contrari e 5 astensioni (dalle minoranze linguistiche) la Camera ha approvato la fiducia posta dal governo sul decreto sull’attuazione del Pnrr, nel testo già licenziato dal Senato. Il voto finale sul decreto è previsto per domani, dopo l’esame degli ordini del giorno.
Il decreto semplifica le procedure per la messa a terra dei progetti e modifica la governance del Pnrr, prevedendo l’istituzione presso la Presidenza del Consiglio, nel Dipartimento guidato dal Ministro Raffaele Fitto, della Struttura di missione del Piano, che ha il compito di coordinare le attività di realizzazione dei progetti e diventa il punto di contatto nazionale per l’attuazione del Piano e i rapporti con le istituzioni di Bruxelles. Viene poi soppressa l’Agenzia per la coesione territoriale e le sue competenza transitano anch’esse al Dipartimento diretto da Fitto, dove viene costituito uno speciale nucleo. L’obiettivo, ha spiegato il ministro negli interventi in Parlamento, è quello di mettere a sistema ed efficientare l’utilizzo delle risorse del Pnrr con quelle delle politiche di coesione. Sul testo del decreto approvato dal Consiglio dei Ministri, il Senato in prima lettura ha apportato diverse modifiche, tra cui: misure volte alla riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni, un contributo di 40 milioni di euro ai gestori di Spid, stabilizzazione del personale che opera su progetti europei, la possibilità di affidare a pensionati incarichi di vertice negli enti delle pubbliche amministrazioni, un piano per il posizionamento di defibrillatori in vista del Giubileo del 2025, la proroga al 31 dicembre 2023 per l’attuazione della legge Cartabia sull’ordinamento giudiziario.
La Camera ha confermato il testo del Senato senza ulteriori modifiche, quindi con il voto di domani il decreto sarà convertito in legge.