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Droni, Seguirini: monitoraggio cieli evitava allarme New Jersey

Droni, Seguirini: monitoraggio cieli evitava allarme New JerseyRoma, 19 dic. (askanews) – “Le recenti notizie provenienti dal New Jersey, relative all’avvistamento di oggetti volanti non identificati e, in determinati casi, droni, hanno messo in luce l’urgente necessità di un sistema efficace per l’identificazione e il monitoraggio dei cieli per velivoli di bassa quota. Se immaginassimo un paese in cui il Network Remote ID, un sistema cruciale per garantire la sicurezza dello spazio aereo, fosse attivo su tutto il territorio, episodi come quelli riportati dal New Jersey potrebbero essere gestiti in modo strategico e preventivo, evitando situazioni di allarme o criticità”. Lo ha dichiarato Giulio Segurini, CEO di STRADAai, commentando i recenti avvistamenti di presunti droni avvenuti negli Stati Uniti.



L’importanza di un sistema di controllo aereo per i droni va ben oltre la semplice gestione operativa. “Attraverso l’installazione di semplici antenne – ha aggiunto Segurini – è possibile monitorare capillarmente cosa circola a bassa quota nei nostri cieli. Questo sistema non solo sarebbe utile in situazioni come quella avvenuta nel New Jersey, ma garantirebbe anche il regolare flusso di droni per fini commerciali, come il trasporto di merci o farmaci, e per la sicurezza nazionale, anticipando o evitando eventuali intromissioni non autorizzate nel nostro spazio aereo”. Secondo Segurini un sistema di monitoraggio avanzato dello spazio aereo di bassa quota è fondamentale per prevenire situazioni di rischio e garantire una gestione efficiente del traffico aereo non tradizionale. “STRADAai – ha proseguito – sta già lavorando per diffondere in Italia l’adozione di antenne passive in grado di ricevere il Direct Remote ID, cioè il sistema di identificazione obbligatorio per tutti i droni messi in commercio dal 2024. Questi dispositivi, già operativi a Roma, rappresentano una prima implementazione concreta di questa visione”.


“Il futuro della sicurezza aerea – ha concluso Segurini – non può prescindere da un approccio integrato che coinvolga istituzioni pubbliche, aziende private e gestori dello spazio aereo. Solo attraverso una collaborazione stretta e mirata potremo garantire la sicurezza nei cieli e sostenere lo sviluppo di tecnologie che migliorano la vita quotidiana e la protezione nazionale”.