
Efsa: lista piante ospiti Xylella si allunga a 452 specie
Efsa: lista piante ospiti Xylella si allunga a 452 specieRoma, 4 mar. (askanews) – L’Efsa ha pubblicato un aggiornamento del suo database di piante ospiti delle specie Xylella, che tiene traccia delle specie vegetali colpite dal fitopatogeno Xylella fastidiosa.
Si allunga la lista delle piante ospiti di Xylella confermate dalla lista dell’Efsa che ora annovera 452 specie, da 70 diverse famiglie botaniche, colpite dall’agente patogeno. L’ultimo aggiornamento, che riguarda le ricerche pubblicate tra gennaio e giugno 2024, include dati da 27 pubblicazioni scientifiche e recenti notifiche di focolai. Nel dettaglio, l’Efsa ha identificato una nuova pianta ospite: la quercia di montagna cantabrica (Quercus orocantabrica), che è stata infettata naturalmente in Portogallo. Ancora, per la prima volta, infezioni naturali del ceppo della malattia di Pierce, un ceppo di Xylella fastidiosa che causa la malattia nei vigneti del Nord America, sono state trovate in uva, mandorle e altre piante in Puglia.
E Coldiretti Puglia in una nota ricorda che sono state ormai portate a termine le eradicazioni dove è stata riscontrata la presenza della infezione da Xylella fastidiosa fastidiosa, il nuovo ceppo del batterio killer che hanno riguardato 339 piante, di cui 212 mandorli, 119 viti e 7 ciliegi negli agri comunali interessati di Triggiano, Capurso, Santeramo. Proseguono, invece, gli espianti delle piante specificate per 50 metri di raggio intorno ad esse, inoltre su base volontaria anche fino a 400 metri dalla pianta infetta, con la superficie complessiva che interessa poco oltre 30 ettari. Intanto, proprio nei giorni scorsi, è stato avviato il percorso per il secondo piano pluriennale per la rigenerazione del patrimonio olivicolo pugliese compromesso dalla Xylella, ma con una strategia condivisa, come annunciato dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e dal sottosegretario al Masaf La Pietra. L’organizzazione del tavolo, con il coinvolgimento anche del Ministero della Salute e del Ministero dell’Ambiente, insieme alle regioni Puglia e Basilicata, ha voluto creare un’osmosi operativa tra i ministeri che hanno competenze dirette sul sistema aggredito dalla fitopatia.