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Electrolux, Serracchiani (Pd): aumenta preoccupazione per Porcia

Electrolux, Serracchiani (Pd): aumenta preoccupazione per PorciaPordenone, 28 ott. (askanews) – “L’avvio di un hub per la ricerca e sviluppo di Electrolux in Polonia aggiunge motivi di preoccupazione a una situazione in cui si ha la sensazione di una strategia di indebolimento silenzioso e progressivo dell’azienda non solo a Porcia, dove al territorio non viene offerta una percezione precisa della gravità dei possibili sviluppi. È il Governo che deve aprire un tavolo di settore, e deve scendere in campo la Regione, rilanciando i legami tra istituzioni, categorie e rappresentanti sindacali, per fare sistema. Per quanto fondamentali, non si può andare avanti con gli ammortizzatori sociali. Vanno esplorate dal Mimit le ipotesi di arrivo di eventuali acquirenti, e va capito se l’azienda abbia dialoghi in corso. Deve inoltre partire una resistenza attiva prima di arrivare ai licenziamenti”. È quanto ha sintetizzato la deputata Pd, Debora Serracchiani, al termine di un incontro oggi a Pordenone con le Rsu della Electrolux, assieme al segretario del Pd provinciale di Pordenone Fausto Tomasello e al consigliere regionale Nicola Conficoni.



Nel corso dell’incontro, ha riferito Serracchiani “sono emerse le criticità della produzione che l’azienda corregge durante l’anno, scendendo a un livello che quota 680/690 mila pezzi l’anno in un’ipotesi ottimistica, comunque lontani dai 750 mila che ripagano la fabbrica, mentre per il prossimo anno si prevede una produzione di 620 mila lavatrici. Le fasce medie e medioalte sono in contrazione accentuata da almeno 3 4 anni, tali cioè da non garantire un margine di utile atteso dalla proprietà Wallemberger potrebbe volersi sbarazzare di una produzione ormai matura”. “Continuiamo a insistere col Governo a Roma affinché riparta il tavolo dell’elettrodomestico e lo stesso faremo in Regione – ha assicurato la deputata. Dobbiamo sapere se ci sono la volontà e gli strumenti per far vivere questa fabbrica, se ci sono progetti di sviluppi futuri e – ha concluso – come orientarli”.