Elezioni comunali, al primo turno quattro capoluoghi vanno al centrodestra e 2 al centrosinistra
Elezioni comunali, al primo turno quattro capoluoghi vanno al centrodestra e 2 al centrosinistraRoma, 16 mag. (askanews) – Sondrio, Treviso, Latina, Imperia al centrodestra, Brescia e Teramo al centrosinistra. Sono questi i capoluoghi di provincia al voto che al primo turno, nonostante in alcuni casi manchi ancora qualche sezione da scrutinare, fanno segnare un risultato definitivo sul nome del primo cittadino. Clamoroso il dato di Pisa, dove veniva data per certa la vittoria del centrodestra al primo turno ma al termine delle operazioni di scrutinio il candidato del centrodestra Michele Conti ha mancato di un soffio la vittoria, fermandosi al 49,96% dei consensi. Paolo Martinelli, del centrosinistra, lo sfiderà al ballottaggio partendo da un più modesto 41,12%.
Ad Imperia viene confermato il sindaco uscente, l’ex ministro Claudio Scajola, con il 62,9% dei voti, davanti al vicecommissario Ivan Bracco, espressione del centrosinistra, al 22,5%. La candidata del centrodestra, Matilde Celentano, ha fatto man bassa di voti a Latina, surclassando, con il 70,4% delle preferenze, Damiano Coletta, ex sindaco di centrosinistra, fermo al 29,5%. Non cambia l’inquilino al comune di Sondrio, Marco Scaramellini, sindaco uscente del centrodestra, è stato confermato con il 57,8% dei voti. Staccato il candidato del centrosinistra Simone Del Curto, che si è attestato al 39,2%. Anche al comune di Treviso non cambia il primo cittadino: Marco Conte, sindaco uscente del centrodestra ha ottenuto il 64,7% dei voti. Distaccato di molto Giorgio De Nardi, del centrosinistra, fermo al 28,2%. A Brescia, affermazione di Laura Castelletti, attuale vicesindaco, del centrosinistra, che con il 54,8% dei voti ha superato Fabio Rolfi (41,6%)del centrodestra e che per l’evento conclusivo della campagna elettorale aveva avuto il sostegno in presenza anche della premier Giorgia Meloni.
A Teramo la coalizione Pd-M5s ha portato a casa il successo del sindaco uscente, Gianguido D’Alberto, grazie al 54,4% dei voti. Carlo Antonetti, del centrodestra, si è fermato al 36,4%. Oltre all’inaspettata Pisa vanno al ballottaggio, in programma il 28 e 29 maggio, gli altri sei capoluoghi, a cominciare da Ancona, con il candidato del centrodestra, Daniele Silvetti in testa con il 45,1% delle preferenze, davanti alla sindaca uscente del centrosinistra, Ida Simonella, con il 41,2%. A Brindisi la lotta per la poltrona di primo cittadino sarà tra Giuseppe Marchionna del centrodestra al 43,7% e Roberto Fusco, espressione di Pd e M5s, al 33,5. A Siena, il duello vedrà la candidata del centrodestra Nicoletta Fabio (30,51%) e quella del centrosinistra Anna Ferretti (28,75%).
A Massa, dove il centrodestra si è presentato diviso, sono stati premiati il candidato di Lega e Forza Italia, Francesco Persiani (35,42%), ed Enzo Ricci (29,95%), sostenuto dal centrosinistra. Fuori dal ballottaggio Marco Guidi (19,99%) con Fratelli d’Italia, Noi Moderati e Nuovo Psi. Le urne di Terni hanno premiato Orlando Masselli del centrodestra con 35,7%, e Stefano Bandecchi, di Alternativa popolare. Il patron di Unicusano e della Ternana calcio ha ottenuto il 28,2%. Resta fuori dal ballottaggio, per la prima volta il centrosinistra che con Josè Maria Kenny si è fermato al 21,9%.
A Vicenza il ballottaggio sarà tra Giacomo Possamai, capogruppo Pd alla Regione Veneto, sostenuto da quattro liste civiche, arrivato al 46,1% e Francesco Rucco, espressione dal centrodestra con il 44,1%.