Elezioni in Bulgaria: aperte le urne per settimo voto in 3 anni
Elezioni in Bulgaria: aperte le urne per settimo voto in 3 anniRoma, 27 ott. (askanews) – Gli elettori bulgari, sempre più sfiduciati e distaccati dalla politica, si recano oggi alle urne per la settimana volta in tre anni per nuove elezioni anticipate, dopo il fallimento delle trattative per formare un governo in seguito al voto di giugno. Le urne sono aperte dalle 7:00 alle 20:00(dalle 6:00 alle 19:00 ora italiana).
Secondo i sondaggi che danno la fiducia nel Parlamento ai minimi storici, appena il 6%, e che prevedono un’affluenza ancora inferiore a quella di giugno, meno di un elettore su tre potrebbe recarsi alle urne, il partito dell’ex premier Boyko Borissov GERB si tiene saldo al primo posto intorno al 26%, dato che non gli offre la possibilità di governare da solo. Continua l’ascesa dell’estrema destra filo-russa di Vazrazhdane (Rinascita), ormai ad un passo dal secondo posto. Timori per la tenuta del Movimento della minoranza turca, che dopo la scissione interna potrebbe non giocare il ruolo di ago della bilancia come in passato. In lieve risalita nei sondaggi anche il Partito Socialista Bulgaro (BSP).
Le percentuali deprimenti sembrano riflettere la crescente insoddisfazione della popolazione bulgara nei confronti di un sistema politico che non è riuscito a fornire al paese un periodo prolungato di stabilità e ha visto governi andare e venire con allarmante rapidità, causando anche la mancata ricezione di parte dei fondi del Pnrr. Sette partiti dovrebbero entrare in parlamento dopo il voto di oggi, ma l’instabilità resta dietro l’angolo e potrebbe anche accrescere ulteriormente la popolarità del partito di estrema destra filo-russo che si è classificato terzo nel sondaggio bTV con il 13,1%. In altri sondaggi è arrivato secondo. Potrebbero essere rappresentati in Parlamento (la soglia di sbarramento è al 4%) anche i populisti di C’è un popolo come questo, e Grandezza, ennesimo partito di estrema destra russofila, da subito alle prese con diatribe interne dopo l’entrata in parlamento.