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’Etna: il vulcano che incanta e spaventa, tra spettacolo naturale e letteratura’

’Etna: il vulcano che incanta e spaventa, tra spettacolo naturale e letteratura’Roma, 19 feb. (askanews) – L’Etna torna a dare spettacolo con una nuova eruzione: fontane di lava si innalzano nel cielo notturno, mentre il magma incandescente scorre lungo i fianchi del vulcano, sciogliendo la neve accumulata in quota. Un fenomeno che, se da un lato incute timore per la sua potenza incontrollabile, dall’altro affascina per la sua bellezza primordiale, capace di trasformare il paesaggio in un quadro in continua evoluzione.



Non è un caso che l’Etna sia stato raccontato innumerevoli volte nella letteratura, evocato come simbolo di forza, mistero e trasformazione. Dai miti antichi alle narrazioni moderne, la Montagna – come la chiamano i siciliani – è stata fonte d’ispirazione per scrittori e poeti, che ne hanno descritto il fascino magnetico e la presenza imponente nel territorio. Ne ha parlato Omero nell’Odissea, narrando la dimora del ciclope Polifemo, ne ha scritto Virgilio nell’Eneide e, più recentemente, autori come Verga, Sciascia e Camilleri hanno intrecciato le sue eruzioni nelle loro storie. Anche Fabrizio Virtuani, nelle pagine del suo ultimo romanzo, il noir “Il moto segreto delle stelle”, restituisce l’immagine di un Etna magnetico e inquietante, conducendo il lettore lungo le strade che serpeggiano verso la cima, tra boschi e colate laviche, fino a un paesaggio quasi lunare, dove il silenzio e la vastità della Montagna si impongono in tutta la loro imponenza. Il vulcano diventa così più di un semplice sfondo: è un ulteriore protagonista, un’entità viva, che influenza la vita di chi gli gravita attorno, con la sua bellezza e la sua minaccia costante.


Un racconto che si unisce alle tante voci della letteratura, testimoniando come l’Etna continui, oggi come ieri, ad affascinare e a incantare.