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Farmacologi SIF: allarme disturbi alimentari, 3,5 mln persone in cura

Farmacologi SIF: allarme disturbi alimentari, 3,5 mln persone in curaRoma, 7 giu. (askanews) – “Solo in Italia, attualmente, le persone in cura per disturbi alimentari sono circa 3 milioni e mezzo. Il dato più allarmante, recentemente riportato dal ministero della Salute, è che nel solo 2023 i nuovi casi registrati sono arrivati ad una cifra pari a 1.680.456, con un’età media di insorgenza di 17 anni. In generale, dal 2019, si è assistito ad una crescita continua e progressiva del numero di casi negli anni e ad un notevole abbassamento dell’età media”. E’ l’allarme lanciato dai farmacologi della Società Italiana di Farmacologia – SIF – riuniti a Camerino per la seconda edizione del Convegno Monotematico “Behavioral and metabolic aspects of obesity and eating disorders”, organizzato dal Gruppo di Lavoro SIF “Obesità, Sindrome Metabolica, e Disordini Alimentari” e dall’Università degli Studi di Camerino.



“I disturbi del comportamento alimentare sono patologie psichiatriche altamente invalidanti, e che compromettono significativamente la salute psico-fisica ed il funzionamento sociale degli individui che ne sono affetti.I più frequenti sono l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il binge eating disorder, anche noto come disturbo da alimentazione incontrollata”, spiega Carlo Cifani, ordinario di Farmacologia dell’Università di Camerino e coordinatore del Gruppo di Lavoro SIF. “Questi disturbi hanno come caratteristica comune – continua Cifani – la presenza di comportamenti alimentari disfunzionali ed eccessiva preoccupazione per il peso e per la forma corporea”. Un altro dato significativo è che non c’è più una netta prevalenza dei casi nel sesso femminile. Naturalmente, i numeri non riguardano solo l’Italia, ma sono un problema di interesse globale. Ad esempio, a livello Europeo sono almeno 20 milioni di persone affette da disturbi alimentari, e sono oltre 55 milioni le persone che ne sono colpite in tutto il mondo. Non solo i disordini alimentari, ma anche l’Obesità rappresenta, ad oggi, una delle principali emergenze per la sanità pubblica. Infatti, questa patologia incide profondamente sullo stato di salute dell’individuo, in quanto è spesso accompagnata da numerose comorbidità, quali diabete tipo 2, malattie cardiovascolari, e può anche favorire significativamente il rischio di insorgenza di tumori.


“Dati aggiornati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità riportano che dal 1990 al 2022, la prevalenza mondiale di obesità è praticamente raddoppiata. Infatti – dichiara Silvana Gaetani, ordinaria di Farmacologia a “La Sapienza” di Roma – all’incirca il 43 % ed il 16 % degli adulti (sopra i 18 anni) sono risultati essere rispettivamente in sovrappeso ed obesi a livello mondiale. Molto preoccupante è anche il dato relativo all’obesità infantile, considerando che circa 37 milioni di bambini sotto i 5 anni risultano essere già in sovrappeso, mentre sono oltre 390 milioni i bambini in sovrappeso tra i 5 e i 19 anni”.