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Federalimentare-Censis: per 93,2% italiani il cibo è cultura

Federalimentare-Censis: per 93,2% italiani il cibo è culturaRoma, 15 apr. (askanews) – Per il 93,2% degli italiani il cibo è cultura ed è fondamentale seguire una dieta sana ed equilibrata senza privarsi di nessun alimento. Sono alcuni dei risultati del secondo rapporto Federalimentare-Censis “Cibo e libertà. Binomio inscindibile nello stile di vita italiano” presentato oggi alla Camera dei Deputati durante il convegno promosso da Federalimentare in occasione della Giornata Nazionale del Made in Italy (#giornatamadeinitaly2025).



Lo studio ha evidenziato che per gli italiani i corretti stili di vita e una dieta equilibrata sono fra le loro priorità e che gli italiani vogliono essere liberi di scegliere, senza demonizzare i cibi presunti non sani e affidano all’industria alimentare italiana il ruolo di garante per avere sulle loro tavole cibo di qualità, sano e sicuro. Infatti, per il 93,2% degli italiani il cibo è cultura e così diventa non solo veicolo di espressione personale, ma anche simbolo di identità collettiva che li identifica nel Made in Italy. La tradizione alimentare italiana rappresenta per il 93,5% dei cittadini uno scudo di pragmatismo, di buon senso, di moderazione e di qualità per cui non bisogna escludere dalla dieta nessun cibo, ma bisogna invece valorizzarlo. Industria alimentare garante di libertà


Ancora, per il 93% dei cittadini è proprio nell’industria che la loro libertà di scelta si esercita consapevolmente grazie alla vastità dei prodotti sani, sicuri, ben fatti, buoni e sostenibili che offre. E l’industria, ogni giorno, soddisfa queste esigenze rispondendo ai desideri dei consumatori che possono esercitare liberamente la propria scelta preferendo ciò che si adatta meglio alle proprie esigenze e gusti. Inoltre, gli italiani sono consapevoli che uno stile di vita inappropriato possa avere conseguenze negative sulla salute. Oltre il 37% infatti è convinto che il proprio benessere non sia causato dalla scelta di un singolo alimento o di un prodotto, ma dal proprio stile di vita alimentare.


Al convegno è intervenuto, con un video messaggio, Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy: “la giornata nazionale del Made in Italy nasce per riconoscere e celebrare il talento e la tenacia delle imprese e laboratori italiani, che ogni giorno con orgoglio portano nel mondo prodotti straordinari, simbolo di qualità e del saper fare italiano. Grazie a questa eccellenza nel 2024 l’Italia è diventato il quarto Paese esportatore al mondo”, ha detto sottolineando l’importanza della innovazione che “significa intelligenza artificiale, robotica, aerospazio, blue economy, sono queste le nuove frontiere che rendono le nostre imprese protagoniste della transizione digitale”. Per Luigi D’Eramo, sottosegretario al Masaf, “è fondamentale consolidare la nostra presenza su diversi mercati internazionali senza tralasciare lo spazio importante che abbiamo conquistato nel mercato americano. Occorre, pertanto, un approccio basato sul buon senso per evitare una guerra dei dazi. La semplificazione normativa, poi – ha proseguito – è un altro aspetto cruciale per competere ad armi pari con altri Paesi”.