Federvini: caldo e peronospora stressano la vendemmia 2023
Federvini: caldo e peronospora stressano la vendemmia 2023Roma, 19 lug. (askanews) – Il caldo record e la peronospora che ha colpito soprattutto i vigneti del Centro e del Sud Italia stressano la vendemmia 2023. Anche se tra le cantine associate a Federvini c’è fiducia nella resilienza climatica della vite, nella sua resistenza alle alte temperature e nei benefici dovuti alle piogge primaverili, cadute tra maggio e giugno, che hanno consentito alle colture di accumulare importanti risorse idriche e di affrontare queste giornate di forte stress climatico.
La preoccupazione principale è dovuta però alla peronospora, il fungo delle piante, che si propaga con la pioggia e che sta attaccando i vigneti del centro e sud Italia. Nelle aziende si riscontrano perdite produttive a macchia di leopardo tra il 15% e il 30%. La lotta contro la proliferazione della peronospora, spiega Federvini, è stata ostacolata da terreni allagati e quindi impraticabili, alimentando la pressione del patogeno. Inoltre, gli appezzamenti abbandonati da piccoli viticoltori che non sono riusciti a gestire il fungo risultano ora come punti d’inoculo per i vigneti adiacenti. Micaela Pallini, presidente di Federvini ricorda che a causa del cambiamento climatico “i fenomeni legati al riscaldamento globale stanno mettendo a dura prova i nostri territori e le nostre imprese: se l’anno scorso il problema era la forte siccità, quest’anno le abbondanti piogge hanno favorito la peronospora”. Diventa quindi “fondamentale potenziare la ricerca scientifica ed ottenere il sostegno delle istituzioni, che soprattutto a livello europeo spesso risultano lontane dalle nostre istanze”.
“In conclusione, rimane cruciale ottenere il sostegno delle istituzioni a livello europeo e nazionale per un’ uniforme e coordinata azione di contrasto e prevenzione in occasione di situazioni climatiche imprevedibili. Il vino – conclude Pallini – è un asset fondamentale della nostra cultura ed economia: per questo motivo è indispensabile che le istituzioni promuovano politiche in grado di sostenere efficacemente la crescita del comparto”.