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Festa Bio Milano, focus su donne leader in transizione ecologica

Festa Bio Milano, focus su donne leader in transizione ecologicaRoma, 5 mar. (askanews) – Torna a Milano la Festa del BIO, l’evento di riferimento del biologico italiano. Palazzo Giureconsulti, in Piazza Mercanti, ospiterà sabato 9 marzo, dalle 10, la kermesse del biologico gratuita e dedicata a tutta la famiglia.



L’edizione 2024 della Festa del BIO milanese si focalizzerà, in particolare, sull’impegno delle donne verso sistemi agroalimentari sostenibili dal campo alla tavola dove, con ruoli diversi ma con un obiettivo comune, stanno guidando la svolta verso il biologico e l’agroecologia, essenziali per la salute delle persone e del Pianeta. All’indomani dell’8 marzo, la conferenza inaugurale della Festa del BIO sarà tutta al femminile con la presenza, tra gli altri, di Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio, Barbara Nappini, presidente di Slow Food, Nicoletta Maffini, P+presidente di AssoBio e Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Bio.


“Le donne hanno sempre giocato un ruolo importante nei sistemi agricoli e alimentari, dal campo alla tavola, ed oggi sono impegnate per il cambiamento dei sistemi di produzione e consumo verso la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente anche per le future generazioni, per le quali il biologico svolge una funzione fondamentale. Ecco perché abbiamo scelto di metterle al centro della Festa del BIO”, sottolinea in una nota Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio. La Festa del BIO è un evento itinerante che ha l’obiettivo di far conoscere e riflettere sui valori del vero biologico come elemento in grado di rispondere alle esigenze di salute, tutela degli ecosistemi e contrasto ai cambiamenti climatici.


“Le donne svolgono una funzione fondamentale anche per il cambiamento nei consumi e in questo momento di grande criticità dei sistemi agricoli, è estremamente importante rimettere al centro l’educazione alimentare – continua Mammuccini – Serve una crescita di consapevolezza collettiva che permetta di scegliere la qualità del cibo che si consuma, facendo attenzione alla stagionalità, alla prossimità e al contenimento degli sprechi. La transizione agroecologica è la risposta al futuro dei sistemi agroalimentari. Vanno però incentivati i consumi di biologico anche con una fiscalità ambientale che possa contenere i prezzi e garantire la giusta remunerazione per i produttori”.