![](https://studionews.tv/wp-admin/admin-ajax.php?action=kernel&p=image&src=%7B%22file%22%3A%22wp-content%2Fuploads%2F2025%2F02%2Ftw_blu_semplice-318.png%22%2C%22thumbnail%22%3A%22%2C%2C%22%7D&hash=adb4cfe5)
Filiera foraggi presenta progetto per certificare il prodotto
Filiera foraggi presenta progetto per certificare il prodottoRoma, 5 feb. (askanews) – Valutare gli impatti, positivi e negativi, dell’intero ciclo produttivo dell’erba medica e avviare il complesso iter che porterà alla certificazione del prodotto. “Un obiettivo sicuramente ambizioso ma indispensabile per competere sul mercato internazionale non sulla base del prezzo, bensì fornendo una sorta di passaporto che identifica il foraggio essiccato italiano per qualità e salubrità”. Così il presidente di AIFE/Filiera Italiana Foraggi, Gian luca Bagnara, annunciando l’incontro “La sostenibilità certificata garantisce la sicurezza alimentare” organizzato da Aife alla prossima edizione di Sana Food, durante il quale verranno presentati i risultati del progetto denominato “Valutazione dell’impronta ambientale del foraggio essiccato in Italia: analisi del ciclo di vita, quantificazione degli impatti e dei benefici”, realizzato da Turtle srl, spin-off dell’Università di Bologna fondato dal professor Augusto Bianchini che ne è anche Ceo.
“La complessità del progetto che presenteremo all’incontro organizzato da AIFE/Filiera Italiana Foraggi a SanaFood – spiega Bianchini – ha riguardato il coinvolgimento di un’intera filiera e non di una singola azienda. Il confronto dei dati italiani con quelli di altri Paesi produttori a noi vicini come Spagna e Francia – prosegue Bianchini – mette in risalto l’efficienza ambientale della produzione italiana rispetto a quella estera”. Un dato importante generato dall’utilizzo di impianti e tecnologie innovative e da un maggiore ricorso all’essiccazione naturale. Esiste poi un altro aspetto da considerare e riguarda la grande variabilità dei territori e dei suoli dove sono dislocate le aziende produttrici e di trasformazione associate a Filiera Italiana Foraggi, “un elemento strettamente legato alla produzione che non può essere sottovalutato. I dati che abbiamo raccolto con questo progetto rappresentano senza dubbio una base per approfondimenti e verifiche future”, ha concluso Bianchini.