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Filiera vitivinicola italiana lancia la Dichiarazione “VITAEVINO”

Filiera vitivinicola italiana lancia la Dichiarazione “VITAEVINO”Milano, 1 ott. (askanews) – Prende il via oggi in Italia la campagna europea a sostegno della Dichiarazione “VITAEVINO”, promossa a livello continentale dalle organizzazioni del settore vitivinicolo Comité européen des entreprises vins (Ceev), Confédération européenne des vignerons indépendants (Cevi), Copa-Cogeca e European federation of origin wines (Efow).



Si tratta di un’iniziativa europea a sostegno del riconoscimento del consumo responsabile e moderato di vino nell’ambito di uno stile di vita sano ed equilibrato. La campagna a sostegno della Dichiarazione è dedicata in particolare alla difesa della millenaria cultura del vino e del suo ruolo nella promozione della convivialità ed è sottoscrivibile da oggi collegandosi al sito web dedicato. La campagna italiana è stata lanciata questa mattina a Roma nel corso di una conferenza stampa organizzata al Masaf da esponenti delle associazioni nazionali di rappresentanza del mondo agricolo e della vitivincoltura, durante la quale sono intervenuti Albiera Antinori (presidente del Gruppo Vini di Federvini), Rita Babini, (Segretaria nazionale della Fivi), Tommaso Battista (presidente di Copagri) Riccardo Cotarella (presidente di Assoenologi), Cristiano Fini (presidente Cia), Lamberto Frescobaldi (presidente Uiv), Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, (presidente di Federdoc), Massimiliano Giansanti (presidente di Confagricoltura), Ettore Prandini (presidente di Coldiretti) e Luca Rigotti (Alleanza Cooperative Agroalimentari)


Per il lancio del progetto a livello europeo si sono susseguiti e sono previsti eventi in Austria, Francia, Germania, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Spagna. La Dichiarazione è stata concepita, spiegano sempre le organizzazioni del settore vitivinicolo, “per contrastare la crescente stigmatizzazione del consumo del vino, una pressione che ha portato in alcuni casi alla formulazione di normative inique e unilaterali che minacciano la sostenibilità delle comunità rurali in cui operano i produttori di vino e quindi dell’intero settore vitivinicolo”. La Dichiarazione sottolinea anche che “il vino, se consumato con moderazione, svolge un ruolo legittimo nel mantenimento di uno stile di vita sano e non deve essere confuso con l’abuso di alcol”.