Findomestic: feste spingono intenzioni acquisto, ma resta paura inflazione
Findomestic: feste spingono intenzioni acquisto, ma resta paura inflazioneMilano, 29 dic. (askanews) – Dopo il picco negativo toccato nel mese di ottobre, secondo l’Osservatorio mensile di Findomestic (Gruppo Bnp Paribas), le intenzioni d’acquisto degli italiani per i prossimi tre mesi risalgono del 15% pur rimanendo su livelli inferiori rispetto alla prima parte dell’anno. Le festività incoraggiano la propensione all’acquisto e aumentano dal 23 al 30% quanti pensano che sia un buon momento per fare acquisti, la percentuale più alta dall’inizio del 2023.
“Nonostante la ripresa delle intenzioni d’acquisto sia nell’immediato che a tre mesi – commenta Claudio Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic – l’inflazione si conferma il primo timore per oltre il 60% degli intervistati, anche se cala di 9 punti la percentuale di chi pensa che i prezzi siano ancora ‘molto in crescita’. Strettamente connessa è la seconda preoccupazione, quella per il calo del potere d’acquisto (41%)”. “Al contrario – aggiunge Bardazzi – diminuiscono i timori legati ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente che tornano al quinto posto nel ranking delle preoccupazioni preceduti dalle paure crescenti di dover affrontare una crisi economica nel Paese e dagli effetti del cambiamento climatico”. Il nuovo aumento delle intenzioni d’acquisto è trainato soprattutto dalle “2 ruote” (monopattini elettrici a +76%, scooter a +42,6% e in minima parte le e-bike a +4,4%) e dalla ritrovata voglia di rendere più efficiente a livello energetico la propria casa: pompe di calore e caldaie a condensazione e biomassa salgono rispettivamente a +46,5 e +44,3%, ma anche per infissi (+35,2%) e impianti di isolamento termico (+33,4%) lo slancio è analogo. Seguono gli impianti fotovoltaici con intenzioni d’acquisto in positivo del 19,6%. Dentro casa la propensione all’acquisto interessa in particolare gli elettrodomestici (con i grandi a +29% e i piccoli a +14,8%), le TV (+17,1%) e i mobili (+13,9%). Sul fronte “auto”, le usate guadagnano il 23,4% raggiungendo il livello più alto registrato negli ultimi 12 mesi, mentre le nuove, pur tornando in positivo (+14,2%), si attestano su livelli inferiori alla media annua. La tecnologia è il segmento che risulta meno dinamico nell’ultima rilevazione, non a causa dei tablet (+23,3%), degli smartphone (+8,2%) o delle fotocamere (+17,9%) ma per pc e prodotti informatici, unico settore con intenzioni d’acquisto in negativo (-2,9%) e oramai da due anni in fisiologico rallentamento dopo il boom del 2020-2021.
A fine novembre torna in lieve crescita l’intenzione di programmare viaggi (+7,6%) o acquistare attrezzature o abbigliamento sportivi (+4,5%) e per il fai-da-te (+7,3%). In tutti e tre i settori, tuttavia, il desiderio di acquistare resta su livelli inferiori alla media annua. La ripresa delle intenzioni d’acquisto trascina anche la propensione al ricorso al credito al consumo, un’opzione presa in considerazione dal 25% del campione intervistato dall’Osservatorio Findomestic. Alla fine di ottobre la percentuale si attestava al 19%.