Firriato: blockchain per tracciabilità e anticontraffazione del vino
Firriato: blockchain per tracciabilità e anticontraffazione del vinoMilano, 17 ott. (askanews) – Assicurare totale tracciabilità del prodotto, tutelarne l’identità e seguirne tutti i passaggi di mercato fino al possessore finale, attraverso l’iscrizione in blockchain dell’intera storia della bottiglia. Una tecnologia anticontraffazione, un sigillo di autenticità, di cui l’azienda vitivinicola siciliana Firriato ha dotato ogni singola bottiglia del suo vino di punta: il “Signum Aetnae pre-phylloxera 2015”. In pratica, ognuna delle 2.436 bottiglie prodotte ha all’interno della sua retroetichetta tre diversi codici che la rendono unica al mondo. Il primo codice indica la tiratura limitata e il numero della bottiglia posseduta, il secondo ne certifica l’autenticità, il terzo, celato sotto una vernice scratch, è generato in modalità random e consente al possessore di registrare la bottiglia e di divenirne il proprietario ufficiale.
Il Signum Aetnae è un rosso da uve di Nerello Mascalese provenienti da un vigneto pre fillossera di poco più di due ettari, con piante di oltre 150 anni d’età, a 650 metri slm nella Tenuta di Cavanera Etnea, vinificate in blend in Contrada Verzella (versante Nord) insieme con altre “varietà reliquia” del territorio vulcanico. “Queste innovazioni, unitamente con un altro particolare e complesso sistema di anticontraffazione, aiutano a garantire al cliente di essere di fronte a una bottiglia autentica di Signum Aetnae: un aspetto molto importante da un lato per la tutela ‘Made in Italy’ e dall’altro come sigillo di garanzia per i collezionisti più esigenti” ha spiegato l’azienda durante la presentazione del progetto alla “Milano Wine Week”, aggiungendo che “per ogni bottiglia di Signum Aetnae esiste la possibilità di acquistare il suo NFT, definito S-NFT (Signum NFT) e di accedere a una serie di servizi ad alto valore aggiunto, indispensabili per ogni vero collezionista di opere d’arte del vino”. Anche in questo caso il possessore avrà diritto alla scrittura in blockchain dell’intera tracciabilità e della storia del vino, a partire dalla vendemmia fino alle future vendite, compresi i trasferimenti di proprietà. Con il possesso della bottiglia da collezione si entrerà in possesso anche di un “artwork” a tema Etna, realizzata da Firriato con un soggetto diverso per ogni annata, ed ancora, potrà richiedere, in ogni momento, una perizia professionale che certifichi l’exepertise del vino e la ricolmatura/ritappatura trascorsi 15 anni dall’imbottigliamento.
La creazione del NFT sul possesso del Signum costituisce, sempre secondo l’azienda, “l’elemento più interessante di valorizzazione, perché abbinato a dei servizi esclusivi, costituendo, probabilmente, la prima esperienza di questo tipo nel campo vitivinicolo italiano”. I proventi della vendita di S-NFT verranno interamente devoluti ad enti impegnati al raggiungimento dei nuovi obiettivi di riduzione della CO2. “Il Signum Aetnae 2015 – ha dichiarato il chief operating officer di Firriato, Federico Lombardo di Monte Iato – apre quindi le porte ad una nuova visione del vino digitale, pronto a fare da pioniere in un mondo nuovo ma che, siamo convinti, diventerà la normalità entro pochi anni”.