Fisco, Landini: non ci fermeremo, non escludiamo lo sciopero
Fisco, Landini: non ci fermeremo, non escludiamo lo sciopero
Mobilitazione con Cisl e Uil. I tre leader si vedranno la prossima settimana
Roma, 18 mar. (askanews) – Il leader della Cgil, Maurizio Landini, ribadisce la sua contrarietà alla delega fiscale. “Non siamo più disponibili ad accettare l’idea di un sistema fiscale che continua a gravare su lavoratori dipendenti e pensionati – ha detto concludendo il XIX congresso confederale – non siamo d’accordo. Abbiamo avanzato una piattaforma. Siamo in presenza di una diversità molto profonda, consistente con il Governo. Bisogna avviare una mobilitazione, senza escludere nessuno strumento compreso lo sciopero. Vogliamo farlo insieme con Cisl e Uil e lo discuteremo la prossima settimana. Abbiamo un incontro fissato con loro”.
A quanto si apprende i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil (Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri) si vedranno con ogni probabilità mercoledì prossimo. I tre leader sindacali dovrebbero vedersi al Cnel. Secondo Landini “non c’è solo un problema di metodo” con l’esecutivo: “C’è il problema di allargare la base imponibile. Non lo so come andrà a finire. Siamo diversi, ma uniti. Di sicuro, se non facciamo nulla abbiamo già perso. E’ questa la battaglia che dobbiamo fare. Lo diciamo in modo molto chiaro al Governo, alle forze politiche e alle controparti: non ci fermeremo, non accetteremo che il lavoro sia quello che continua a pagare per tutti. Questo Paese lo vogliamo cambiare più del Governo e delle forze politiche. E lo diciamo a Cisl e Uil: lo vogliamo fare assieme a voi”.
A quanto si apprende i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil (Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri) si vedranno con ogni probabilità mercoledì prossimo. I tre leader sindacali dovrebbero vedersi al Cnel. Secondo Landini “non c’è solo un problema di metodo” con l’esecutivo: “C’è il problema di allargare la base imponibile. Non lo so come andrà a finire. Siamo diversi, ma uniti. Di sicuro, se non facciamo nulla abbiamo già perso. E’ questa la battaglia che dobbiamo fare. Lo diciamo in modo molto chiaro al Governo, alle forze politiche e alle controparti: non ci fermeremo, non accetteremo che il lavoro sia quello che continua a pagare per tutti. Questo Paese lo vogliamo cambiare più del Governo e delle forze politiche. E lo diciamo a Cisl e Uil: lo vogliamo fare assieme a voi”.