Fmi,Giorgetti: preservare sostenibilità conti sostenendo vulnerabili
Fmi,Giorgetti: preservare sostenibilità conti sostenendo vulnerabiliMarrakech, 14 ott. (askanews) – Conservare la sostenibilità dei conti pubblici senza aumentare le pressioni inflazionistiche e sostenendo i cittadini più vulnerabili. E’ uno dei messaggi contenuti nel discorso scritto consegnato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti al Fmi, e appena pubblicato, nella riunione dell’International Monetary and Financial Committee (Imfc), l’organo più rappresentativo del Fondo Monetario Internazionale, svoltosi oggi a Marrakech in Marocco.
Nel discorso Giorgetti, che rappresenta anche i paesi della constiuency dell’Italia (Albania, Grecia, Malta, Portogallo e San Marino) rileva che “le politiche fiscali continueranno a essere agili: preservando la sostenibilità fiscale e senza aumentare le pressioni inflazionistiche continuare a fornire sostegno mirato ai più vulnerabili. Una strategia di ritiro graduale di queste misure è ora appropriata, ma dobbiamo riconoscere che non hanno contribuito a spirali inflazionistiche. In effetti, la crescita è un elemento chiave per contribuire a preservare la coesione sociale e, allo stesso tempo, la sostenibilità delle finanze pubbliche”. “I paesi nel nostro gruppo di rappresentanza – afferma ancora il ministro dell’Economia – sono destinati a crescere nel 2023, nonostante lo slancio del primo trimestre dell’anno si stia attenuando. L’inflazione sta diminuendo ma si prevede che resterà elevata più di quanto previsto sei mesi fa. I consumi privati continuano ad essere sostenuti dai livelli elevati dell’occupazione e dal risparmio accumulato, seppur in calo, da parte di famiglie e imprese”. E in questo frangente dunque “politiche di sostegno, ben mirate ai più vulnerabili, restano giustificate per mitigare l’impatto dell’aumento dei prezzi e dei tassi di interesse sul costo della vita. I salari – specifica Giorgetti – stanno ora crescendo in termini reali in alcuni dei nostri paesi, ma non vediamo ancora grandi rischi di una spirale salari-prezzi nel medio termine mentre le aspettative di inflazione restano ben ancorate”.