Fontana: in Paese civile non si devono fare raffronti su numeri stupri

Fontana: in Paese civile non si devono fare raffronti su numeri stupriRoma, 11 mag. (askanews) – “L’insicurezza è soprattutto percepita e mi permetto di dire che anche se gli stupri si sono ridotti del 39%, credo che in un Paese civile non si possa fare il raffronto fra 107 stupri e 87 stupri, in un Paese civile gli stupri non dovrebbero esserci, punto”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a Radio Anch’io, su Radio1.

“Quindi fin tanto che ce ne sarà uno la sicurezza percepita rimarrà sempre poco percepita perché una ragazza non sa se sarà lei la sfortunata di quell’unico stupro che si verifica in un paese. Noi dobbiamo fare in modo che le nostre ragazze, le nostre mogli possano circolare in assoluta certezza perché è un loro diritto”, ha aggiunto. Il governatore della Lombardia ha poi espresso soddisfazione per l’incontro con il ministro Piantedosi che ha grantito l’invio di 430 nuovi agenti di polizia, “un messaggio importante anche ai fini della percezione della sicurezza perché vedere una divisa in strada è rassicurante”.

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