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Francia, pensioni: domani decima giornata di mobilitazione nazionale

| Redazione StudioNews |

Francia, pensioni: domani decima giornata di mobilitazione nazionale


Francia, pensioni: domani decima giornata di mobilitazione nazionale – askanews.it




Francia, pensioni: domani decima giornata di mobilitazione nazionale – askanews.it


















Roma, 27 mar. (askanews) – Sulla scia del successo della nona giornata di mobilitazione di giovedì scorso contro la riforma delle pensioni, i sindacati francesi hanno lanciato un appello per una nuova giornata di scioperi e manifestazioni per domani 28 marzo contro il progetto del governo e l’utilizzo dell’articolo 49,3 che ha permesso all’esecutivo di aggirare il parlamento.

Martedì sono attesi tra i 650.000 e i 900.000 manifestanti in tutta la Francia, in occasione di questo decimo giorno di proteste, secondo una nota dell’intelligence nazionale diramata dai media transalpini. In linea con il milione di persone che sono scese in piazza in tutto il Paese lo scorso giovedi, secondo il ministero dell’Interno. A Parigi si prevede che sfileranno tra le 70.000 e le 100.000 persone. Sempre secondo questa nota, la partecipazione dei giovani potrebbe raddoppiare o addirittura triplicare, rispetto al 23 marzo. Il percorso principale passerà per Boulevard Voltaire mentre un altro percorso passerà per Bastille. La nota prevede anche uno schema di manifestazioni simile a quello del 23 marzo in termini di scontri e danni. Numerosi sono i settori che hanno promesso di scioperare. I “ferrovieri non si arrendono”, avvertiva fin da questa mattina un volantino firmato dai principali sindacati transalpini che chiedono uno sciopero di massa per la giornata di domani. Di conseguenza, il traffico subirà “gravi disagi”, ha avvertito Snfc, la società che gestisce le ferrovie nazionali. Sncf ha previsto disagi anche da oggi, vigilia di questa decima giornata di mobilitazione.

Sul versante della rete metropolitana parigina, il traffico sarà “molto perturbato” anche domani sulla Rer (rete suburbana), con una media di un treno su due sulle linee A e B, ha annunciato la RATP. Nella metropolitana di Parigi i disagi dovrebbero essere inferiori rispetto alla scorsa settimana, anche se la maggior parte delle linee subirà riduzioni della frequenza e/o limitazioni di orario. Non sono previste chiusure di stazioni a causa dello sciopero. A causa di uno sciopero dei controllori del traffico aereo, la Direzione Generale dell’Aviazione Civile ha previsto un’interruzione del traffico da questa sera fino a giovedì 30 marzo alle 6, in partenza e in arrivo negli aeroporti di Parigi-Orly, Marsiglia-Provence, Bordeaux e Tolosa.

Nel settore istruzione, i sindacati rinnovano lo sciopero domani nelle scuole e nei licei. Nella scuola primaria, sciopererà circa il 30% degli insegnanti, secondo Snuipp-FSU, il sindacato leader nelle scuole materne ed elementari. Per il nono giorno di mobilitazione, giovedì 23 marzo, le stime erano comprese tra il 40 e il 50%. Altri settori dell’industria e dei servizi dovrebbero aderire alla protesta come i portuali e i lavoratori dell’energia come “siti nucleari, dighe idrauliche, unità di stoccaggio del gas, terminali Gnl”. E dovrebbe continuare anche la protesta, divenuta ormai simbolo di questo movimento, dei netturbini in corso da tre settimane a Parigi. Se lo sciopero è stato finora appannaggio soprattutto dei netturbini del comune di Parigi, che gestiscono la raccolta di metà dei quartieri della capitale, potrebbe estendersi ai fornitori di servizi privati.

Sul piano politico, la premier Elisabeth Borne ha assicurato di voler “calmare” i sindacati, dicendo di essere a loro “disposizione” per incontrarli su altre questioni a latere della riforma delle pensioni. In un’intervista con Afp, ha affermato di non voler più utilizzare l’articolo 49,3, se non quando si tratta di leggi di bilancio. Il capo del governo ha previsto uno spazio nella sua agenda per accogliere eventualmente le organizzazioni sindacali e del padronato nella settimana del 10 aprile.