G20, aperti in India lavori W20 su parità di genere
G20, aperti in India lavori W20 su parità di genereRoma, 1 mar. (askanews) – Si è tenuta ad Aurangabad, in India l’apertura dei lavori del W20, il Gruppo del G20 sulla parità di genere. In cima all’agenda la promozione dell’uguaglianza di genere e dell’emancipazione economica delle donne, protagoniste dello sviluppo e non destinatarie passive di politiche. Ai lavori ha partecipato anche la delegazione italiana formata da Linda Laura Sabbadini, Elvira Marasco, Katia Petrini, Martina Rogato, Sveva Avveduto e Gianna Avellis.
Il W20 è un’organizzazione intergovernativa creata nel 2015 durante la presidenza turca. Ne fanno parte esponenti della società civile dell’Unione europea e 19 Paesi avanzati ed emergenti: Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, India, Indonesia, Francia, Germania, Giappone, Italia, Messico, Regno Unito, Russia, Stati Uniti, Sudafrica e Turchia. Ai membri si aggiungono invitati di altri Paesi e organizzazioni internazionali. Nel corso della tre giorni tra plenaria e gruppi di lavoro tematici, la presidenza si è impegnata a produrre un draft zero sul quale lavoreranno tutte le delegate contribuendo con i loro input alla stesura finale del communiqué previsto a giugno. Per Linda Laura Sabbadini, “La delegazione italiana persegue gli obiettivi lanciati già con la presidenza dell’Italia del 2021: mettere al centro dei sistemi educativi l’uguaglianza di genere, rendere libere le bambine dagli stereotipi fin dalle scuole primarie, combattendo la trasmissione inconsapevole degli stereotipi tramite lo studio specifico”. Per la Chair del W20 2021 è necessario “Combattere gli stereotipi che bloccano l’accesso delle donne alle materie stem e, in particolare, allo studio delle nuove tecnologie. Valutare l’impatto di genere di tutte le leggi che vengono approvate”.
Per Elvira Marasco decana della delegazione italiana, “Il momento difficile che viviamo con la guerra in Ucraina, le stragi di migranti ci obbliga a riflettere sulle vere priorità. Il W20 si impegna a presentare proposte di policy partendo da un presupposto fondamentale, che le donne siano sempre più presenti nei processi decisionali della nostra vita.” “In Italia meno del 50% delle donne lavora”, sostiene invece Katia Petrini, vicepresidente dellAssociazione W20 Italia. “Dobbiamo spingere i governi a prendere misure che coinvolgano più donne nel mondo del lavoro, un lavoro non povero che consenta una vita dignitosa alle donne e alle loro famiglie”, conclude. Altri appuntamenti tematici promossi dal W20 sono previsti nel corso dei prossimi mesi che porteranno poi al summit finale previsto per metà giugno con la definizione di un documento che sarà consegnato al Primo ministro indiano Modi presidente di turno del G20. La delegazione italiana ha poi annunciato un incontro di approfondimento, con un focus sulla medicina di genere, che si terrà il 9 maggio a Firenze, promosso in collaborazione con la Regione Toscana. I Paesi del G20 rappresentano circa l’85 per cento del prodotto interno lordo, il 75 per cento del commercio e i due terzi della popolazione del mondo.